//IL LIBRO

IL LIBRO

di | 2022-03-21T22:01:55+01:00 21-3-2022 21:59|Alboscuole|0 Commenti
di Angela Attianese e Arianna Converso 5 C C’era una volta una bambina di nome Ashley, che vedeva il mondo non sempre com’era, ma come avrebbe dovuto essere, con un pizzico di magia. Per la sua mamma e il papà lei era una principessa. Il padre Mark era un commerciante di libri e possedeva una grande biblioteca, che custodiva in un giardino segreto al di là della casa. La biblioteca era il suo luogo dell’anima, il posto dove entrava quando la giornata aveva bisogno di illuminarsi un po’. Tutto era come doveva essere, sapevano che la loro era la più felice delle famiglie a vivere ed amarsi così tanto. La mamma Nicole amava la sua piccola più di ogni altra cosa. Ashley, esclama la mamma:”ferma lì! Fatti guardare bene.” “Cosa, mamma?”-rispose Ashley . “Come stai crescendo in fretta, vieni siediti un attimo” “Sì, mamma” “Tesoro mio, voglio confidarti un segreto che ti  aiuterà ad affrontare le prove che la vita vorrà sottoporti, promettimi di non dimenticarlo mai: devi essere gentile e avere coraggio.” “Sii gentile ed abbi coraggio sempre.” Quel pomeriggio si sentiva inquieta, così era uscita per raggiungere la biblioteca del padre nascosta in quel giardino illuminato da un sole timido, ma gentile; in quel luogo poteva accedere solo lei e la sua famiglia.     Trascorse tutto il pomeriggio lì, si fece sera, quando, ad un tratto,  sentì il papà andare via e chiudere la biblioteca a chiave senza rendersi conto che ci fosse lei all’interno, provò a chiamarlo, ma era troppo tardi. Ashley rimase rinchiusa nella sua amata biblioteca e non era la prima volta. Il tempo che il papà si sarebbe reso conto della sua assenza a casa, sarebbe ritornato in biblioteca a cercarla, perché quello era il luogo dove Ashley amava trascorrere le sue giornate. Nel frattempo, decise di andare in cerca di qualche libro di avventura che non avesse ancora letto. Tra tutti quei libri gliene saltò agli occhi uno in particolare, mai visto prima, era posto in modo strano rispetto agli altri, come se volesse incuriosire chi lo guardasse. Lo afferrò e lo appoggiò sulla scrivania, lo aprì e all’interno ci trovò un vecchio orologio da taschino, che appena lo toccava si                                              illuminava, quindi Ashley capì che era magico . Senza alcuna paura, lo estrasse dal libro ed, accidentalmente, davanti a sé si aprirono tre portali, emanavano una luce accecante, infatti, Ashley riusciva a malapena a leggere ciò che stava scritto in alto su ognuno di essi.     Sul primo portale c’era scritto “passato”, su quello centrale  “presente” e sul terzo “futuro”. In quel momento, Ashley si sentì disorientata, ma allo stesso    tempo, incuriosita da tutto ciò che stava accadendo. Guardò quel vecchio orologio e, contemporaneamente, i tre portali e, senza esitare, iniziò ad entrare nel portale che porta vva  al passato. Mentre lo attraversava, chiuse gli occhi,si ritrovò in una stanza buia, lì ebbe un momento di panico, perché non riusciva a vedere nulla e crollaòin un pianto disperato. Ashley all’improvviso ricordò le parole della mamma: ”… abbi coraggio, sempre”. Si asciugò le lacrime e strinse l’orologio tra le mani, come se volesse parlargli, ad un tratto, quel luogo in cui era stata catapultata, si illuminò. Ashley guardò incredula e girò su se stessa per osservare al meglio quella vecchia stanza in cui si trovava. Ebbene l’orologio l’aveva trasportata indietro nel tempo, lì davanti a sé uno specchio grande, messo lì come se aspettasse proprio lei, come una palla magica le mostrò una scena dove vide il suo caro nonno con in mano un libro, quel libro, lo stava dando al suo papà e lì iniziò a collegare i primi pezzi di un qualcosa che, per lei, era ancora surreale e senza senso. Ashley voleva capirci di più, strinse tra le mani di  nuovo l’orologio che la riportava alla biblioteca e, in quel preciso istante, senza pensarci su, si lanciò nel portale del presente, un altro specchio, lì vide se stessa nel momento in cui aveva trovato il libro alla biblioteca, ristrinse l’orologio al petto e la riportò di nuovo alla biblioteca, ora era rimasto l’ultimo portale, quello del futuro.   “Lì dovrei vedere il mio futuro, così dovrebbe essere” Sussurrò Ashley, “ma ho troppa paura.” La ragazza, impietrita, pensò che tutto ciò non avrebbe avuto senso  se non avesse attraversato l’ultimo portale, forse il più importante dei tre. Ebbe mille pensieri e si fece mille domande, ma in quella frazione di minuti guardò l’orologio, lo scrutò bene; era un orologio da taschino, appeso ad una catenella, il quadrante  era protetto da un coperchio, lo aprì e notò che all’interno, sul lato del coperchio, c’era inciso qualcosa a cui non aveva fatto caso: “Solo il tempo ti darà le risposte che stai cercando e te le darà quando avrai dimenticato le domande”. Ashley pensò che quelle parole erano dedicate a qualcuno,  forse al suo nonno. Restò bloccata, non sapeva che cosa fare. Prese coraggio, liberò la mente e, pian piano, decise di attraversare anche l’ultimo portale. Si ritrovò nella stessa stanza del passato, ma con una differenza, la stanza era parecchio luminosa e lo specchio  più pulito e lucente. Guardò nuovamente all’interno e, in quell’istante, vide il suo papà e la sua mamma che  stavano discutendo a causa delle finanze, le cose non stavano andando bene. Nicole disse a Mark che l’unica soluzione, in quel momento, era vendere l’intera biblioteca per racimolare un po’ di denaro ,  mentre avrebbe trovato una nuova occupazione. Poi, ad un tratto, le immagini si dissolvettero e apparve un’altra situazione, vide due persone, due amici del padre che tramavano alle sue spalle:   “Quella biblioteca dovrà essere nostra”- disse uno di loro; mentre l’altro rispose: “Ma sarà nostra!” “Mark non ha più un soldo, la vendita dei libri sta andando male e lui è quasi in rovina.” Il papà di Ashley, una volta a settimana, partiva in cerca di nuovi libri da poter offrire e vendere alla sua clientela; ma in quel periodo, a causa del poco profitto, non poteva partire per andare in cerca di nuovi libri. La situazione economica stava precipitando e ciò non poteva succedere. La ragazza venne riportata in biblioteca e i portali furono risucchiati dall’orologio stesso. Ashley aspettò impaziente il papà che si accorgesse della sua assenza a casa, nel frattempo, doveva capire cosa poteva fare  per aiutare la sua famiglia ed aiutare il papà con i guadagni, ma cosa? E come? Oppure aiutare il papà a trovare un impiego migliore? All’improvviso, sentì il padre chiamarla: “Ashley dove sei?” “Papà, sono qui” esclamò  Ashley in lacrime, gli corse incontro e lo abbracciò, in silenzio si accovacciò fra le sue braccia e si lasciò cullare, mentre  la riportava a casa. Di sera, il padre la mise a letto e lì poté riposare.   Si svegliò la mattina seguente e sentì dalla cucina discutere il padre e la madre , si stava verificando ciò che aveva visto, si cambiò in un batter d’occhio e corse dai suoi due amici Nicolas e Andrè, raccontò tutto ai due e decisero di aiutarla, trovare un nuovo impiego per il suo papà in modo che le cose si aggiustassero.  In questo modo, la sua amata biblioteca non sarebbe andata nelle mani di brutte persone. Il papà di Nicolas era molto conosciuto in città, era un tipografo e il figlio gli chiese aiuto riguardo alla situazione della famiglia Martin. David si recò dai Martin per capire come poteva dare loro una mano. Una volta a casa, gli riferì ciò che i ragazzi gli avevano riportato e ciò che la figlia aveva sentito dalla loro lite. Mark, in un primo momento, negò per vergogna poi crollò ed ammise che le finanze non stavano andando tanto bene. David, conoscendolo da tempo e conoscendo la sua passione per i libri e la lettura, gli propose di scrivere un romanzo che lui stesso l’avrebbe aiutato con la stampa e nelle varie procedure da seguire per far sì che venisse poi approvato e pubblicato, ma doveva essere tale da suscitare tutta la sua approvazione. Mark, già il giorno dopo, si mise a lavoro. Giorno e notte, il padre di Ashley si impegnò tanto nello scrivere il suo primo romanzo. Arrivò il giorno tanto atteso. “Nicole, finalmente è fatta” disse Mark. “Ho terminato il romanzo, avrà un grande successo, ne sono sicuro.” Ashley lo guardò, sorridendo e Nicole appoggiò una mano sulla guancia dell’uomo per rassicurarlo.     Ad un certo punto, Mark esclamò: “Auguratemi buona fortuna.” Si diresse alla tipografia da David, gli lasciò il romanzo terminato  e tornò a casa. Dopo un paio di giorni, David, letto il romanzo di Mark, lo approvò insieme ad altre due persone e decise di pubblicarlo. Andò da Mark e portò la bella notizia. Il romanzo venne pubblicato ed ebbe un grande successo. Dai tanti libri venduti ne ricavò tanto denaro; Ashley in cuor suo sapeva perfettamente che se non fosse stato per l’orologio, le cose sarebbero andate diversamente . Quella sera stessa, la piccola Ashley corse in cucina dai suoi genitori e li strinse forte a sé. In tutto ciò, l’orologio dov’era andato a finire? Dopo la bella notizia, Ashley prese l’orologio e lo depose nuovamente nella sua custodia: il libro. Perché in fondo i libri cosa sono? Un libro è come uno scrigno, può essere infinite cose e custodire tantissime informazioni e pensieri che possono prendere forma  oppure no; ad alcune persone un libro può non piacere e per altre persone lo stesso libro è il preferito. Quel libro, che custodiva l’orologio magico, per Ashley è stato la soluzione ai suoi problemi. Angela Attianese e Arianna Converso 5 C