di Martina Papa- La costa ed il mare della Campania appaiono agli occhi dei turisti come un quadro di cui la natura ha dato il meglio di sé! Tra le acque cristalline si scorgono isole, isolotti e scogli di una bellezza unica. Nelle acque tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, l’occhio cade sul solitario Scoglio di Rovigliano, in origine Petra Herculius, è un isolotto naturale che ha alle spalle un’antica e affascinante leggenda che lo rende degno di nota. Diede vita al celebre isolotto, il leggendario Ercole, che ancor prima di fondare Stabia e Ercolano, staccò la cima del monte Faito scagliandola in mare.Le prime testimonianze scritte dell’isolotto, sono ad opera di Plinio il Vecchio, nella “Naturalis Historia” alla quale in seguito fu attribuito il nome “Pietra di Plinio” in onore di colui che morì presso l’isolotto durante l’eruzione del 79 d.c. Si suppone che in epoca romana qui si ergeva un castello in onore di Ercole e che oggi se ne conservi ancora traccia sulla parete sud della torre. Nel corso dei secoli, assunse diversi nomi e funzioni: nel VI secolo Ernesto Longobardi, fece di questo un’abitazione privata, nel XVI data la strategica torre di avvistamento incorporata alla costruzione nel 1564, a scopo difensivo da incursioni saracene e barbariche, infine nel 1931, divenne ad opera di Antonio Brigante che lo tramutò in albergo ma il suo progetto ambizioso fallì durando solo pochi anni. Da allora fu abbandonato e oggi dello Scoglio di Rovigliano restano soltanto poche rovine.