La musica jazz è uno stile musicale ampio, caratterizzato da un’armonia complessa e una forte enfasi dovuta all’improvvisazione. I musicisti afroamericani di New Orleans, in Louisiana, svilupparono lo stile jazz all’inizio del XX secolo. I primi musicisti jazz come Jelly Roll Morton e Louis Armstrong si basarono su forme blues e ragtime e improvvisarono su di esse, il che portò a un genere completamente nuovo di musica americana. Il jazz si diffuse rapidamente in tutta l’America e in breve tempo New York divenne la capitale del jazz sia dell’America che del mondo intero. La forma musicale in seguito si è evoluta per abbracciare gli standard della musica popolare, le composizioni d’avanguardia, il pop, il rock, il funk. La musica jazz si sovrappone a quasi tutti i generi musicali, dal blues al rock alla musica classica. Questo crea una vasta gamma di sottogeneri jazz. Alcuni elementi centrali del jazz si uniscono ad altri per dar vita a generi come la musica swing, il bebop e il cool. Gli strumenti che si possono utilizzare in un gruppo jazz sono tanti, a condizione che permettano al musicista di improvvisare. Otto strumenti sono particolarmente comuni negli ensemble jazz: la batteria, il basso, la tastiera, la chitarra, la tromba, il trombone, il sassofono e, ovviamente, una voce solista. I musicisti jazz attribuiscono grande valore alla ricerca del proprio suono e del proprio stile, e ciò significa, ad esempio, che il trombettista Miles Davis suona in modo molto diverso dal trombettista Louis Armstrong. Ai musicisti jazz piace suonare le canzoni nei loro particolari stili, quindi si possono ascoltare una dozzina di versioni di una stessa canzone, ma ognuna sarà sempre diversa dall’altra. Gli stili di esecuzione dei musicisti rendono ogni versione diversa, così come gli assoli improvvisati. Il jazz consiste nel trasformare qualcosa di familiare in qualcosa di nuovo, e qualcosa di condiviso – una melodia che tutti conoscono – in qualcosa di personale.