di Asselta M., Muraglia Fortunato E.M., Paradiso C., 1^ C
Nelle ore di Geografia, grazie alla nostra prof.ssa Anna Mansi, abbiamo approfondito lo studio del fenomeno del carsismo. Ci siamo concentrati maggiormente sul nostro territorio la cui formazione risale all’era mesozoica quando l’Italia meridionale era sommersa dal Mar Mediterraneo: la roccia qui presente è di natura calcarea e dolomitica. Il carsismo è il risultato di un lungo fenomeno di erosione dovuto all’acqua sia marina che piovana. L’acqua è in grado di sciogliere il carbonato di calcio presente nel territorio pugliese, trasformandolo in bicarbonato di calcio. A causa di questo fenomeno molti corsi d’acqua pugliesi si sono interrati dando vita a riserve d’acqua sotterranee che diventano falde acquifere. Nel territorio della nostra città infatti ci sono varie formazioni carsiche tra cui il Gurgo presso il santuario del S.S. Salvatore, in direzione Andria- Canosa. Il nome Gurgo deriva dal termine latino “gurges” che significa vortice. Una dolina carsica somiglia a un imbuto dove l’acqua piovana si è infiltrata lentamente nel suolo lacciando sul territorio la forma di una conca. Al di sotto della dolina sono state rinvenute delle grotte ossia un ipogeo. Un ipogeo con riferimenti sui monumenti funerari. Intorno al VI, V e IV secolo si forma l’ipogeo del gurgo, invece nell’VIII e VII secolo il Gurgo viene sfruttato come cimitero e luogo di culto. Il Gurgo è una delle doline carsiche più grandi della Puglia; l’ipogeo del Gurgo causa numerose specie vegetali e animali che lo abitano, fanno di esso un’ importante oasi naturale.