Durante la lezione di storia, come sempre, per capire un nuovo argomento si fa la lettura orientativa, analizzando non solo titoli e sottotitoli, ma anche il materiale iconografico di cui è corredato il testo di storia. Pertanto, durante lo studio delle dittature che hanno caratterizzato il novecento, ci siamo soffermati su un’immagine relativa al film ‘’Il Grande dittatore’’.
Curiosi di sapere di cosa trattasse, ci siamo rivolti alla professoressa che ci ha proposto di guardarlo una volta concluso l’argomento; noi abbiamo accettato entusiasti, pensando di andare a vedere un film che raccontasse tutti i lati negativi della guerra, invece ci siamo dovuti ricredere!
Dall’inizio è stato ricco di scene spiritose e divertenti, mischiate ad altri momenti romantici e d’azione; in altre parole il film perfetto per noi studenti poiché riesce a rendere un argomento impegnativo e delicato leggero, simpatico e di facile comprensione.
La trama si concentra su due personaggi principali: un barbiere ex soldato e il dittatore nazista, Hitler, entrambi interpretati da Charlie Chaplin.
Tutto comincia quando un ex militare, che durante la guerra era rimasto ferito in volo, perde la memoria. Ritorna nel suo ghetto e trova diversi cambiamenti come la formazione di squadristi e la persecuzione degli Ebrei, ma lui non ricordandosene, riapre tranquillamente il suo negozio, ignaro anche del fatto che accanto alla sua casa vive la donna di cui presto si innamorerà; contemporaneamente Hitler sta progettando i suoi piani di conquista.
Un colpo di scena avviene quando i due personaggi si scambiano di ruolo proprio nel periodo in cui la Germania ha intenzione di attaccare l’Austria.
Una volta partito e arrivato, il finto dittatore è costretto a fare un dialogo ai soldati per incoraggiarli ad affrontare al meglio la battaglia; si rivela però essere un discorso del tutto opposto a ciò che ci si aspetta di sentire ed infatti sarà una proclamazione di amore, uguaglianza e solidarietà tra gli uomini. Infatti contrappone ai pensieri e alle idee del regime, che vieta le libertà e la democrazia, i valori di pace, di fratellanza e dell’aiuto reciproco, raccomandando ai soldati di usare la tecnologia a fin di bene, con lo scopo di unire e non di allontanare gli esseri umani. Il film è stato gradito da noi tutti e ci ha stimolato a delle riflessioni molto profonde.