di Matteo Hreglich, Classe 1^ C. – Nell’ordine della famiglia Laridae degli uccelli caradriformi c’è il gabbiano reale che ha una grossa dimensione e una corporatura massiccia. Le sue dimensioni variano dai 52 ai 58 cm con un’apertura alare di 120-140 cm. Ha il collo e la testa di colore bianco con tratti marroni sparsi e il dorso e le scapole sono grigie; la sopraccoda, il groppone, la coda e le parti inferiori del corpo sono bianche. In estate invece la testa, il collo, la gola e il petto rimangono dello stesso colore, il becco è giallo con la punta di colore rosso, ha le zampe gialle e palmate. I maschi e la femmina sono circa uguali anche se la femmina è pochi centimetri più piccola. I giovani però hanno una colorazione diversa:, infatti sono grigio-marroni, hanno le zampe grigie, la colorazione della testa varia varia dal bianco striato di grigio a completamente scura. Bisogna osservarlo bene perché lo si può confondere con il gabbiano reale nordico con il quale spesso convive e con il gabbiano del Caspio, ma il gabbiano reale ha la livrea chiara ed è più leggero del gabbiano reale nordico. La sua alimentazione è onnivora ed è data dal consumo di pesci e loro uova, crostacei, echinodermi, anellidi, insetti, molluschi, ma anche uccelli e loro uova, ratti, animali morti frutta, erbe, semi, alghe e scarti dell’alimentazione umana che si procura sia superficie dell’acqua e sia sulla terra. Nidifica di solito sulle scogliere. Il nido è un ammasso disordinato di vegetali sulla superficie piana, ma quando l’ambiente non è sicuro depone le sue uova su sporgenze rocciose o su piccole altezze e a volte anche sopra gli edifici cittadini. Generalmente depongono 3 uova ed è uno dei pochi uccelli che covano le proprie uova sia il maschio che la femmina per una durata di 28-30 giorni. Durante il periodo di cova i futuri genitori difendono rigorosamente il nido. La schiusa è asincrona e i pulcini possono mostrare un grado di sviluppo diverso l’uno dall’altro. Il volo avviene all’età di circa 6 settimane. Il gabbiano reale mediterraneo è diffuso da Gibilterra alla Turchia, si è anche riprodotto in Nord Europa. E’ presente anche in Marocco, nelle Isole Canarie e Azzorre e anche in Italia. Per chiudere una curiosità: la macchia rossa sulla punta del becco è uno stimolo per i pulcini, che la beccano insistentemente per indurre i genitori a rigurgitare il cibo per nutrirli.