di Maria Giulia Miracapillo, 2G
Il film, tratto da un romanzo, narra la storia di un ragazzo di terza superiore, Leo, e di una ragazza francese di quarta superiore, Beatrice. Il giovane è affascinato dalla bellezza della ragazza ma soprattutto dai suoi folti capelli rossi. Purtroppo, il destino porta Beatrice a perdere i capelli a causa di una tremenda malattia, per questo motivo a Leo crolla il mondo addosso ed egli cade in una profonda tristezza. Però solo grazie alla ragazza scoprirà davvero cosa vuol dire provare qualcosa per una persona, e soprattutto distinguere passione, amore e amicizia…
La trama sollecita le persone a guardare il film, per diffondere a tutti rigorosi messaggi e riflessioni. Il film incoraggia a donare alle persone in difficoltà, che soffrono di gravi malattie. Inoltre, il film racconta di una “classica” età adolescenziale, incitando i ragazzi a rimediare ai propri errori e a seguire il proprio cuore.
Il film mi è piaciuto molto proprio perché lancia questi messaggi, ma anche per la storia che racconta, intricante e abbastanza ricca di colpi di scena. Scene molto significative sono quelle in cui Leo brucia la panchina che rappresenta la sua amicizia con Silvia, altro personaggio molto importante nella storia, e quando dipinge i muri della sua stanza del colore rosso quando è felice e del colore bianco quando è triste.
Il protagonista Leo avrà affascinato molte persone per il suo animo generoso e maturo, egli compie azioni davvero sorprendenti solo per rendere felice Beatrice, e non solo…