di Lea Convilli Classe 2^ C. – Il falco pellegrino è un uccello rapace della famiglia dei Falconidi diffuso quasi in tutto il mondo: Europa, Asia, Africa, Nord-Sud America, Oceania. Il nome scientifico della parola “peregrinus” fa riferimento alla colorazione scura delle penne del capo, che ricordano il cappuccio simile a quello che erano soliti indossare i pellegrini. Questo meraviglioso uccello è noto per la sua elevata velocità che riesce ottenere in volo, infatti gli studiosi ritengono che possa raggiungere in picchiata la velocità massima di 385 km/h. Per questa sua abilità si può tranquillamente affermare che sia il più veloce animale vivente. La sua struttura corporea vanta una lunghezza compresa tra 35 e 58 cm, ed un’apertura alare tra gli 80 e i 120 cm. Maschi e femmine hanno piumaggio simile, ma come in molti altri rapaci presentano un marcato dimorfismo sessuale per cui le femmine sono circa il 30% più grandi dei maschi. Anche il peso varia dai 439 agli 850 g dei maschi, mentre le femmine oscilla tra i 750 e i 1250 g. Le fluttuazioni di tali valori tengono conto anche della sottospecie. La parte inferiore del corpo è striata con l’inserimento di sottili bande marrone scuro o nere. La coda ha lo stesso colore del dorso ma ha maggiori striature nette; ha la forma allungata, sottile e alla fine è arrotondata presentando solitamente una punta nera e una banda bianca a ciascuna estremità. La testa ha penne nere ed è contrastata con i fianchi chiari del collo e della gola bianca. La “cera“ del becco e le zampe è di colore giallo, mentre il becco e gli artigli sono neri. La punta del becco ha un intaglio, che è il risultato dell’adattamento biologico, che gli permette di sopraffare le prede spezzando loro le vertebre cervicali del collo. I giovani falchi pellegrini invece sono caratterizzati da un colore delle penne diverso che è più bruno ed hanno le parti inferiori striate e non barrate; differiscono dagli adulti anche per la “cera“ e per l’anello orbitale che è un blu pallido.