di Francesca Alfiero- Anna Klaudia Fabbrocini-Un famoso proverbio napoletano ci introduce subito alla storia che vi raccontiamo. A Napoli si dice infatti “Sì bella e ‘nfam comme ‘o riavule ‘e Mergellina” (sei bella e cattiva come il diavolo di Mergellina) riferendosi alle donne belle,ammaliatrici e traditrici.
E questo perché nel quadro della Chiesa di Santa Maria del Parto, che si chiama «San Michele che scaccia il demonio», il diavolo ha il corpo di un grosso serpente, ma il volto di una bellissima donna dai capelli biondi. Questa chiesa la si può appena scorgere oggi sul porticciuolo di Mergellina con la sua facciata rossa. A differenza di altre chiese non sorge sul livello della strada ma la si deve raggiungere tramite una scalinata che porta al sagrato. La storia narra che Vittoria d’Avalos, la più seducente e la più civetta delle giovani nobildonne napoletane, era circondata da corteggiatori, ma nessuno di essi sapeva che lei era innamorata di Diomede Carafa. Quando Diomede prese gli ordini ,diventando vescovo, Vittoria ne fu disperata. Per lungo tempo rifiutò di partecipare alle cene e alle feste, rinchiudendosi nel suo palazzo. Un giorno osò confessare al vescovo il suo amore, ma le sue parole lo turbarono profondamente e, indignato. pregò Dio per dargli la forza per resistere alla tentazione.
Dopo un po’ di tempo, il monaco si trovò in compagnia di Vittoria e le volle mostrare il quadro il suo amico pittore, Leonardo da Pistoia .
Sull’altare Vittoria vide un San Michele biondo il cui volto era uguale a quello di Diomede ,quest’ultimo
trafiggeva con la lancia un dragone dal corpo sinuoso e dai capelli biondi .Quel mostro raffigurava Vittoria , ma lei invece di essere indignata, vide in quel dipinto la raffigurazione di amore che lei provava per Diomede . Con quel quadro il vescovo affermava orgogliosamente il trionfo sulla tentazione e, mentre puniva lei , ammoniva tutti coloro che si lasciavano sedurre dal peccato. Da allora una donna bella, seducente e ammaliatrice, viene chiamata “Diavolo di Mergellina”