//Il coraggio di SCEGLIERE!

Il coraggio di SCEGLIERE!

di | 2019-03-16T19:53:02+01:00 16-3-2019 19:52|Alboscuole|0 Commenti
Maria Loguercio -Da qualche settimana con la mia classe, abbiamo terminato la lettura del libro “ Un giudice ragazzino” di Salvatore Renna. Il libro parla di un ragazzo di 12 o 13 anni (Rosario) che vive a Canicattì, un paese vicino Agrigento, con sua madre e suo padre Giordano.  Rosario un giorno, mentre è in macchina con suo padre , si sofferma a guardare la stele dedicata al giudice Livatino. Durante il tragitto decide di chiedere al padre a chi fosse dedicata la stele e perché. Da allora Rosario comincia ad appassionarsi alla giustizia. Con l’aiuto della professoressa riesce persino a far pentire un bullo di tutto ciò che aveva fatto passare ai suoi compagni. Da grande Rosario diventa un magistrato e processa l’assassino del padre, morto venti anni prima, ucciso da un mafioso, il padre dell’ex bullo. “ Un giudice ragazzino” è un libro che mi ha fatto pensare molto alla legalità, al giudice Livatino e, di conseguenza, a molte altre persone che hanno dato la vita per non tradire i propri valori e combattere la mafia. Mi è piaciuta tantissimo soprattutto l’ultima parte del libro, quando Bartolo e Rosario si incontrano dopo tanti anni. È stata una parte emozionante, perché Bartolo si dimostra totalmente cambiato e collabora anche lui con la giustizia, testimoniando contro il padre. Da piccolo Rosario desiderava diventare un architetto, per costruire delle strutture, poi ha cambiato idea perché si è reso conto che invece di costruire qualcosa di nuovo, si poteva rinforzare qualcosa già presente, ovvero il nostro sistema giudiziario. Rosario ha fatto una scelta difficile, che non tutti avrebbero fatto al posto suo, ma condivido il suo modo di pensare. Anche noi a volte ricominciamo da capo, perché è più facile, quando si potrebbe riparare qualcosa già presente. Mentre leggevo il libro, ho cercato di mettermi nei panni dei personaggi e ho pensato a quelle persone che oggi stanno vivendo la stessa situazione di Rosario, che ha affrontato tutto con molta pazienza. Mi sono chiesta che cosa avrei fatto al posto suo, ma penso che alcune cose bisogni viverle per capirle fino in fondo.