Il signor Johnson era un settantenne, titolare di una fabbrica di seta insieme al suo socio Sam Kassler.
Johnson era felicemente sposato con Ester e con lei aveva avuto tre figli.
Egli aveva deciso finalmente di andare in pensione e lasciare in eredità al terzogenito la sua quota dell’azienda.
Il signor Johnson era un uomo molto generoso e quando prendeva qualche iniziativa, lo faceva al meglio e in grande; per questo, per festeggiare il suo pensionamento, aveva deciso di offrire una splendida crociera ai suoi familiari e al suo socio.
L’appuntamento per la partenza era fissato alle 12:00 in punto, al molo di Miami. Il signor Johnson aspettò i suoi invitati sulla nave e fece servire un aperitivo. Così iniziò quella che doveva essere una vacanza all’insegna dell’allegria e della spensieratezza.
Eva e Agatha, le sue due figlie maggiori, non avevano visto di buon occhio la decisione di lasciare al fratello Gioseph la gestione dell’azienda: si vedeva dalle loro facce amareggiate.
Ester invece era al settimo cielo all’idea di avere suo marito tutto per sé e finalmente libero dagli impegni di lavoro.
Erano stati invitati anche Stephen, l’infermiere personale del sig. Johnson, e Don Brown, prete e amico dei Johnson.
Sembrava che andasse tutto per il meglio finché, poco prima di cena, si udirono degli spari venire dalla cabina del signor Johnson. Tutti accorsero e quando entrarono in cabina trovarono il suo corpo che giaceva a terra in posizione supina, con due enormi chiazze di sangue sul petto che si allargavano a partire dai fori dei proiettili. Tutti erano spaventati perché ciò voleva dire che su quella nave c’era un assassino e che doveva essere uno di loro… A meno che non ci fosse un infiltrato.
Stephen provò a rianimarlo, ma senza successo. I soccorsi e le autorità ne dichiararono la morte. La moglie era in lacrime, nonostante i tentativi di consolazione di Stephen, e anche i figli erano sotto shock.
Al termine delle indagini l’autopsia stabilì che la morte era stata causata, prima dello sparo, da avvelenamento.
Venne aperto un caso, ma dopo pochi anni fu archiviato e non venne mai trovato un assassino né si tenne un processo. Solo dopo moltissimi anni Stephen, l’infermiere del signor Johnson, in punto di morte, confessò la verità. Era stato lui, dietro sua richiesta, a uccidere il signor Johnson: questi aveva scoperto di avere un tumore e non voleva soffrire a causa delle cure.
Chiara De Meo