Arpino Giulia e La Marra Giovanni – Il Carnevale degli abitanti di Portella, piccola frazione di Sant’Elia Fiumerapido, è festeggiato alla grande, perché nel paese, col passare degli anni sono nate molte tradizioni particolari e divertenti, legate a questa festività, una di queste è quella dei “12 mesi”, che si rinnova puntualmente ogni anno. Questa tradizione ricade spesso l’ultima domenica di Carnevale. Essa prevede la partecipazione di dodici uomini (ognuno di loro interpreta un mese), di un anziano (che interpreta il padre di ogni mese) e infine un gruppo musicale (composto da giovani e da alcuni ragazzi del paese).Oltre al canto, i dodici uomini devono anche saper recitare, mettendo su un vero e proprio spettacolo che ha lo scopo di attirare il maggior numero di persone e, ogni anno, infatti adulti e bambini si avvicinano per sentire e vedere il gruppo teatrale e musicale esibirsi. Per ogni mese è presente una filastrocca, accompagnata da un’allegra melodia, invece per il padre dei mesi c’è una filastrocca dedicata interamente a lui. Così recita una strofa:
“Io sono il padre di dodici figli
Tutti e dodici a me assomigliano
E se è vero che voi mi amate
fatevi avanti e presto cantate”.
Fino a qualche anno fa questa tradizione era tipica solo di Portella, ma dall’anno scorso viene proposta anche nella frazione di Olivella e nella piazza principale di Sant’Elia Fiumerapido. Le attività della mattina sono dedicate interamente a Sant’Elia e Olivella, mentre il pomeriggio a Portella. Esibendosi tra le strade del paese, la compagnia, dopo aver cantato, può gustare piatti tipici che preparano i compaesani o bere del buon vino. Sebbene ogni anno, al calar del sole cominci a far freddo, il gruppo non arresta il suo percorso, portando a termine il programma previsto per la manifestazione. L’ultima tappa è sempre stata il ristorante-pizzeria ‘La Ruota’ che, dopo la “cantata”, molto spesso offre della pasta o una buona pizza a scelta, dopo aver mangiato e bevuto, il gruppo lascia la pizzeria, per tornare a casa dopo la stancante ma divertente giornata. Grazie ai fantastici giovani e alla loro voglia di poter rendere il piccolo paesino migliore, sicuramente questa tradizione non si arresterà, ma continuerà a rinnovarsi per diversi anni e a coinvolgere anche le generazioni future.