//IL CANTO DI FRANCESCA E GIOVANNI

IL CANTO DI FRANCESCA E GIOVANNI

di | 2019-05-20T20:13:53+02:00 20-5-2019 20:13|Alboscuole|0 Commenti
Di Professoressa Colista –   E nel cielo dei giusti noi giungemmo, se la parola mia ora vi spiega, vi raccontiamo cosa noi vedemmo.   Sì  tosto come Amor a noi li piega mossi la voce: “ O anime beate venite a noi parlare se Dio nol niega”.   Quali colombe,  dal desio chiamate, con  l’ali alzate e ferme, i magistrati vegnon per l’aere dal voler portate;   cotali uscir de la schiera dei beati a noi venendo per l’aere splendente, dall’affetto sì forte trascinati.   “O animal grazioso ed accogliente che visitando vai con il sorriso noi che vivemmo tra anime violente   poiché c’è amico il re del Paradiso noi pregheremo lui della tua pace poi c’hai pietà  del nostro amor reciso.   Di quel che udire e che parlar vi piace, noi udiremo  e parleremo a voi, perché qui l’odio finalmente tace.   Amai  la terra dove nata fui, città capace di oltraggi e nobiltà che spesso offende li seguaci sui.   Entrambi allo Stato giurammo fedeltà e il rispetto per la legge poi ci spinse contro un antistato coperto da omertà.   L’amore per Giovanni poi mi vinse, in un giorno di maggio l’ho sposato e il destino ad una fine ci sospinse.   Nel mondo l’ho sempre accompagnato, Giustizia condusse noi ad una morte, Caina   attende colui che ci ha oltraggiato.   Rimasi sempre stretta al mio consorte, Non ci piegammo alla mafia padrona, sempre uniti nella stessa sorte,   anche quando mi tolse la persona col tritolo e bidoni di esplosivo fui insieme a costui che il Ciel mi dona.   Ma il mondo di noi non sarà privo e non saremo certo morti invano se il ricordo nei cuori  sarà vivo”.