Il bullismo si manifesta quando un ragazzo o un gruppo di ragazzi prende di mira insistentemente e continuamente un “debole” umiliandolo, rendendogli la vita impossibile, facendolo soffrire per il solo gusto di farlo soffrire, e creandogli un danno fisico o piscologico irreversibile. Ci sono diversi tipi di bullismo come quello verbale che consiste nell’insultare le povere vittime per il loro peso, per la loro altezza, per il loro orientamento sessuale ma anche per il loro colore della pelle. Poi c’è il bullismo fisico che si manifesta colpendo o ferendo qualcuno e provocando danni fisici e dolore fisico. Infine abbiamo anche il cyberbullismo che viene subìto soprattutto sui social. È molto frequente il bullismo a scuola a tal punto che molti ragazzi e ragazze che subiscono ogni giorno, nei casi più estremi, arrivano persino a togliersi la vita. Prendiamo come esempio la notizia di cronaca di qualche giorno fa, dove un ragazzo di 15 anni, dopo mesi di tormenti causati da due ragazzi e una ragazza dell’istituto che frequentava, si è tolto la vita con la pistola del padre. Leonardo, durante una passeggiata, si era sfogato con i genitori raccontando gli atti di bullismo che stava subendo a scuola. Nonostante Leonardo avesse segnalato questa cosa anche al preside, nessuno è intervenuto in suo aiuto. Talmente era grande il dolore che provava che non ce la faceva più e avrebbe voluto mollare la scuola. Ma poiché l’obbligo di andare a scuola è fino ai 16 anni, era costretto a frequentare l’istituto suo malgrado. La madre di Leonardo, inoltre, pur avendo presentato due denunce, non ha ottenuto mai alcuna risposta. Più volte i genitori del ragazzo si sono chiesti perché proprio il loro figlio sia stato preso di mira nonostante fosse un ragazzo socievole e buono d’animo. Aveva anche stretto la mano ai bulli pensando di chiudere la faccenda, ma non è andata così. Purtroppo il caso di Leonardo non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo caso di bullismo subìto a scuola se non ci si sofferma a riflettere sui valori del rispetto, dell’inclusione, dell’accettazione dell’altro.