di Gioia Santini – II B
Il bullismo, purtroppo, è molto diffuso tra gli adolescenti.
Consiste nell’offendere, prendere in giro e usare la violenza contro una vittima, che nella maggior parte dei casi è considerata più debole.
Una causa di questo fenomeno può essere la condizione famigliare che lo porta a scaricare tutta la sua rabbia contro ragazzi che non sono in grado di reagire. Il 7 febbraio si celebra la giornata nazionale contro il bullismo e il cyber bullismo nelle scuole. In relazione a questo, giorni fa, ho letto un articolo che mi ha rattristato molto, parla di una ragazza poco più grande di me, che ha subito per anni atti di bullismo da parte di coetanei, per il suo aspetto fisico. Non solo a parole ma anche con i gesti. Spesso gli rompevano oggetti o addirittura le davano forti spinte in mezzo alla strada, mentre passavano le macchine e molte volte ha rischiato la sua vita.
Tutto questo succedeva senza che i genitori o i professori sapessero niente, perché aveva paura di peggiorare la situazione ma in realtà stava facendo solo del male a se stessa.
Secondo me la cosa peggiore è stare zitti perché non dicendo niente si potrebbe finire nell’assoluta depressione o addirittura portarsi al suicidio, con il solo pensiero che le persone non ti accettano per quello che sei realmente. Penso che questo fenomeno sia orribile e che si riesca a fare in modo che accada sempre meno, anche sensibilizzando le persone che ne sono vittima, a parlarne.
Io non riuscirei mai ad offendere una persona indifesa per il suo aspetto fisico o altra cosa.
Voglio riportare a questo proposito una frase tratta da un film molto bello e che mi ha colpito molto: “Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, tu scegli di essere gentile” Wonder.