Un bel giorno di primavera, in un lago, il Re delle rane perse il suo baule misterioso. Dovete sapere che solo lui ne conosceva il contenuto e per tal motivo manteneva un mistero. Il lago in cui abitava era molto vasto: risiedevano lì maestosi cigni, pesci di ogni colore, anatre dalle piume scintillanti e papere dal becco brillante. Tutt’intorno si sentivano cinguettii e grandi stormi di uccelli facevano il nido tra le fronde degli alberi che crescevano vicino. Il Re delle rane era molto orgoglioso e si vantava con gli altri. La rana in questione si chiamava Anthony e aveva un odore particolare: un mix tra fiori e biscotto. La sua pelle era viscida, priva di squame e di un colore simile a quello dello smeraldo. Il Re delle rane, inoltre, aveva uno scettro molto prezioso (era lo scettro del suo bis bis bis nonno). Sulla cima lo scettro presentava una perla particolare con cui prevedeva il futuro, grazie alla quale la rana diventò ricca, aveva anche una corona con un rubino sopra e una collana di perle. Accanto aveva il suo fiore portafortuna che gli sarebbe stato utile per cercare il suo baule misterioso. Ma un giorno la rana incontrò un drago di colore azzurro che non era cattivo, anzi era buono perché era un cercatore di bauli. La rana disse: “Ciao io sono Anthony, ti chiedo se mi potessi aiutare a cercare il baule che ho perso”. “Ma certo” disse il drago. “Grazie, come ti chiami?” domandò la rana. “Robert” rispose il drago. “Andiamo a cercare il baule” continuò Robert. Robert allora si mise ad annusare per terra finché non incontrarono un grosso portone che la rana non riuscì a sorpassare, così il drago la mise sulle sue spalle e spiccò il volo, finché non giunsero in una casa. La casa era disabitata, però videro che c’erano lumi accesi, quindi decisero di entrare e lì… trovarono il baule misterioso della rana! Lo aprirono e scoprirono tantissimi oggetti d’oro. La rana ringraziò il drago, lo invitò a casa sua e gli offrì una buonissima mozzarella di bufala. Il drago la trovò squisita al punto da lanciare una grande fiammata, ma la casa della rana prese fuoco e quest’ultima perse il suo rifugio, ma in compenso aveva trovato un amico speciale. 🙂
a cura di Gioia, Leonardo, Armando – classe V/B – scuola Primaria – plesso Giovanni XXIII –
Questo racconto è il prodotto finale di un lavoro progettato da una tirocinante studentessa del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria di Perugia. A partire da tre immagini, rappresentanti un personaggio, un luogo e un oggetto, gli alunni divisi in gruppi da tre hanno dovuto costruire un racconto che contenesse i tre elementi assegnati. Per permettere agli studenti di continuare a lavorare in gruppo anche da casa, la scrittura dei racconti è avvenuta tramite Documenti Google. Dopo la stesura del racconto ogni gruppo ha realizzato un disegno raffigurante una scena del racconto.