di Angela Terlino Cara professoressa Stanzione,
in queste ultime settimane stiamo vivendo una situazione critica, contro un mostro invisibile “ il coronavirus”, di cui si parla ogni giorno e che sta causando danni. L’Italia è uno degli Stati maggiormente colpiti, e la Campania è una delle regioni che è al collasso, perché fino ad ora non si era mai verificata un’epidemia così forte e le strutture ospedaliere non sono specializzate e pronte per affrontare un problema così grave. Tutti gli ospedali stanno crollando perché manca tanto materiale di prima necessità per soccorrere i casi estremamente gravi e mancano soprattutto medici e infermieri nonostante quelli che ci sono cerchino di fare il loro meglio. La cosa più importante è che si sono sospese tutte le attività per evitare assembramenti, come le partite negli stadi, hanno ordinato la chiusura di bar, ristoranti e scuole. Ultimamente sembra che tutto quello che prima sembrava così monotono, ora manca a tante persone: ho 11 anni e purtroppo penso che la situazione degenererà e non ritornerò a scuola per il momento. Mi mancano tantissimo i miei compagni, i bidelli che supplicano gli alunni vivaci affinchè ritornino in classe ed anche i giusti rimproveri dei professori. Per fortuna lo Stato ha deciso di far rimanere in contatto alunni e professori attraverso la didattica a distanza, chiamata DAD, dimostrando che la tecnologia non è sempre negativa, nonostante il contatto fisico e un sorriso sincero non possono essere sostituiti. Nonostante tutto questo, io cerco di pensare positivo e di non abbandonare mai la speranza che un giorno potrò riabbracciare i miei amici e di vivere di nuovo felice e spensierata senza più paura del prossimo. Mi manca studiare come prima, mi mancano le verifiche, la tensione e l’ansia prima di ogni compito. Adesso mi ritrovo chiusa in quattro mura da un mese, a scrivere ciò. Mi manca la mia vita libera di prima, mi manca uscire all’aria aperta, mi manca andare a danza, mi manca la scuola. Sto capendo quali persone sono veramente mie amiche e tengono a me anche solo con un pensiero o una chiamata e sto riscoprendo talenti che nemmeno io sapevo di conoscere, come il disegno. Nonostante si parli della negatività del virus, questo ha anche effetti positivi: il riscaldamento globale è crollato, visto che non circolano così tante automobili come prima, si capisce il vero valore di un abbraccio e di un caffè con un amico, e si sta in famiglia facendo attività in casa e curando il corpo.
IORESTOACASA, UNITICELAFAREMO