Se ripensate alle conversazioni avute durante la giornata, vi accorgerete che i complimenti sono una parte fondamentale di esse. Mi sembrava utile, perciò, darvi qualche dritta per evitare figuracce e arrivare a fine giornata con il minor numero possibile di situazioni imbarazzanti totalizzate.
I complimenti spesso vengono fatti perché sentiamo che la situazione lo richiede, perché sappiamo che l’altra persona se ne aspetta uno, perché lodare una persona l’autorizza a comportarsi proprio nel modo che ci è piaciuto o perché gradiamo davvero ciò per cui ci stiamo complimentando. In tutti questi casi, dobbiamo comunque sembrare il più convincenti possibile, sia che siamo sinceri, sia che stiamo facendo le prove per il prossimo Oscar. L’approccio più indicato, dunque, consiste nell’iniziare il complimento chiamando l’altra persona per nome. In questo modo non solo attireremo la sua attenzione, ma la renderemo più coinvolta. Dopo aver fatto il complimento, invece, è necessario aggiungere la motivazione che ci ha indotti a esprimerlo. Potete anche concludere il complimento con una domanda precisa, se pensate che il vostro complimento potrebbe mettere l’altro nell’imbarazzo di non saper cosa dire. Ci sono, poi, alcune cose decisamente da evitare. Per non sembrare poco credibili o troppo appiccicosi è necessario che evitiate complimenti melensi e scontati, così come per essere credibili dovreste evitare quegli elogi esagerati che includono parole come perfetto, meraviglioso, bellissimo per il semplice fatto che nella vita difficilmente c’é davvero qualcosa di perfetto. Inoltre, non dovreste mai fare un complimento prima di chiedere un favore o la prossima volta che nefarete uno sembrerà che vogliate qualcosa da quella persona. Anche rispondere a un complimento è importante.
Spesso ci sentiamo “in debito” o vogliamo ricambiare la cortesia e replichiamo al complimento con uno uguale. Sarà capitato a tutti almeno una volta e penso che abbiate sentito quel velo di imbarazzo che poi cala su di voi. Questo perché finite per sminuire il complimento trasformandolo in “uno dei tanti cliché superficiali con cui ci si saluta”. La soluzione è rispondere con un semplice “grazie” e un sorriso. Soluzione che dovreste adattare anche quando volendo apparire modesti, sminuite apposta il complimento ricevuto. In questo modo, però, state anche mettendo in discussione le capacità di giudizio del vostro interlocutore, che smetterà di farvene. Infine, noi “proiettiamo” sugli altri caratteristiche che ci appartengono.
Quando, perciò, ammiriamo molto una persona e le facciamo un complimento, stiamo lodando una sua qualità che vorremmo venisse riconosciuta a noi. Dicendo per esempio a una vostra compagna “Brava Marica, il tuo stile di scrittura è davvero brillante”, dopo aver letto il suo racconto, forse vorremmo che il complimento fosse rivolto al nostro. Per lo stesso processo di proiezione, le persone tendono a criticarvi in base ai loro stessi difetti, finendo così per svelarveli (ma non preoccupatevi, nel prossimo numero vedremo anche come rispondere alle critiche). Spero che questo breve articolo, un po’ machiavellico, vi possa tornare utile.
Eleonora Colongo