a cura della classe III/C scuola secondaria di I grado –
Quando è nata la vostra associazione e perché?
È nata nel 1998 per tutelare, tramandare e diffondere il punto Assisi, eccellenza dell’artigianato
artistico locale
Cosa fate perché esso si tramandi alle nuove generazioni?
Per tramandare si deve conoscere, per questo teniamo corsi di ricamo già nelle scuole primarie.
Abbiamo formato più di 2500 ragazzi e siamo riusciti ad esportare quest’ arte anche oltreoceano:
abbiamo fatto conoscere il nostro punto, che è stato molto apprezzato, in America. Gruppi stranieri
ci chiedono di organizzare corsi per apprendere questa tecnica.
Esistono altri ricami tipici in Umbria?
Nonostante sia una regione molto piccola, la nostra è custode di otto tipicità tra ricami, pizzi e
merletti: punto Assisi, punto antico Deruta, punto Perugino, ricamo su tulle di Panicale, merletto di
Orvieto e del Lago Trasimeno, che prendono il nome dalle località in cui sono nati; ed il ancora il
punto antico umbro o Ranieri di Sorbello, il madama Caterina, inventato proprio da Caterina dei
Medici.
Qual è la tipicità del punto Assisi?
Esso è l’unione di due tecniche, punto scritto e punto croce, che riempie lo sfondo, mentre
l’immagine rimane vuota. I disegni sono ricavati da elementi architettonici delle chiese di Assisi.
Può diventare un lavoro per un giovane di oggi?
Certo, nel passato ricopriva un ruolo sociale importante in quanto molte donne, con esso,
contribuivano all’economia familiare.