Un mostro è un essere vivente reale o immaginario a cui sono attribuite le più strane caratteristiche e in genere una connotazione negativa.
Il concetto mentale di “mostro” è strettamente legato alla sensibilità di un dato popolo o di una certa epoca; risponde quindi a fattori culturali, ambientali, temporali, etc… La prospettiva con cui si interpreta di volta in volta il significato di mostro, dipende dal punto di vista su cui ci si sofferma. Il punto di vista religioso, ad esempio, lo mette in luce in rapporto al sacro; quello biologico in rapporto ad aspetti anormali o alle deformità. Infine, arti visive e rappresentazioni anche cinematografiche si fanno spesso interpreti personali e originali degli aspetti più appariscenti di tali creature.
In religione il mostro viene percepito spesso come simbolo del male, sia in quelle antiche, come nella mitologia, sia in quella Cristiana.
Oltre ai già citati centauri e satiri, presso gli antichi Greci possiamo annoverare, a titolo di esempio, creature straordinarie come la Chimera, l’Idra, Gerione, Cerbero, le Sirene, le Arpie, i Ciclopi, Scilla e Cariddi, Medusa, Argo. Frequenti sono anche i mostri marini, come quello inviato da Poseidone a favore degli Achei per divorare l’indovino troiano.
In altre culture antiche, troviamo invece i mostri dei sepolcri egizi, gli dei antropomorfi e i faraoni stessi tornati in vita. Anche gli dei orientali talvolta vengono raffigurati con sembianze mostruose, si pensi alla dea Kālī con quattro braccia.
In epoca cristiana abbiamo la comparsa del mostro percepito come una creatura che incarna il male.
La Grande Bestia viene rappresentata spesso con aspetto straordinario: corna e zoccoli, deformità anatomiche, denti aguzzi.
Presso i popoli primitivi, l’essere umano e i mostri appaiono come due figure non del tutto distinte, ma sovrapposte. L’uomo è visto come un elemento di contatto, un ponte fra l’uomo stesso e elementi magici e sovrannaturali.
Con l’evoluzione dell’uomo la categoria di “mostro” tende sempre più a contrapporsi a quella di “essere umano” e alla mostruosità fisica si accompagna spesso quella morale, cosa messa in evidenza anche nelle fiabe. Tra i casi più significativi vi sono La bella e la bestia.
L’età moderna con l’arte, la filosofia e il cinema, oltre alle nuove conoscenze biologiche e genetiche, ha contribuito a ridefinire i “mostri” secondo criteri meno nitidi, e con varie zone d’ombra ancora da indagare. Tra gli intellettuali che, più di altri, hanno tentato di scardinare il confine fra umano e bestiale, si ricordano in particolare Mary Shelley con il suo Frankestein.
E. Iannone