di Camilla e Ludovica Cerullo-Napoli è mille colori, come recitano i versi di Pino Daniele ma è, sicuramente, anche mille misteri e mille leggende, come testimoniano le storie che ruotano intorno ai magnifici monumenti e castelli della città partenopea. Castel Sant’Elmo ne è un esempio. Inserito dall’Unesco, a partire dal 2014, tra i siti appartenenti al patrimonio dell’umanità per la sua speciale costruzione architettonica, Castel Sant’Elmo è l’unico castello al mondo costruito su una pianta a sei punte. Si narra che, tra le stanze del Castello, in particolare nella Stanza delle Maschere, si aggirerebbero i fantasmi di importanti artisti napoletani che hanno indossato, durante la loro vita, le maschere esposte in quel luogo: Eduardo De Filippo, Peppino e Totò farebbero infatti capolino proprio lì per riprendere le vesti teatrali dei loro famosi personaggi. Secondo un’altra leggenda altri fantasmi, ‘meno famosi’ dei precedenti, vagherebbero nei sotterranei di Castel Sant’Elmo emettendo grida e lamenti spaventosi tanto da costringere i custodi a girare in coppia alla chiusura delle visite turistiche che si tengono quotidianamente nel Castello. Si dice che siano le anime di uomini catturati ed uccisi, secoli fa, dalle guardie reali, in quanto nemici che avevano tentato di assalire l’intera fortezza ed i cui corpi venivano lasciati nei sotterranei del Castello per essere poi divorati dai topi. Castel dell’Elmo, tra mistero e leggenda, domina ancora oggi la città partenopea e non solo per la sua posizione, sulla collina del Vomero, che regala una vista spettacolare, ma per la sua storia ed imponenza tanto da essere stato designato come uno straordinario capolavoro di ingegneria militare dei primi anni del 1500.