–di Daniela Scarpa della II B–
I nonni sono coloro che ti amano dal primo istante, coloro che ti sostengono, che ti
aiutano e ti proteggono. Ed è proprio un nonno che è diventato il signor Romano
Carletti per il piccolo Jaffer, un bel bambino di sei anni di origini macedoni non
vedente.
Questa storia vera,che sa di magia, è ambientata a Pelago,un piccolo paesino della
Toscana. Ed è qui che ,per ben 7 mesi, questo gentile signore di 84 anni, si è offerto
di accompagnare Jaffer a scuola, percorrendo oltre 60 km al giorno per condurre e poi
andare a prendere il suo giovanissimo compaesano.
I genitori non avevano possibilità di accompagnare il loro figlioletto a scuola e il bus
scolastico attivo nella zona, inizialmente, non era abilitato al trasporto e aiuto dei
piccoli disabili. Fortunatamente si è presentato, salvando la situazione, il signor
Carletti, che, con dedizione e affetto si è assunta questa delicata ed importante
responsabilità , proprio come se Jaffer fosse suo nipote.
Intorno a queste due anime candide, un’Italia con le porte chiuse ai migranti, ai
disabili e alle persone arrivate nel nostro paese per trovare lavoro. Ma Romano non
ci sta, per lui è naturale accompagnare il piccolo Jaffer a scuola, vederlo correre verso
i suoi compagni e abbracciarli sorridente.
Quando la vicenda è stata portata alla luce il comune di Pelago ha attivato il servizio
di accompagnamento anche per piccoli disabili e ora Jaffer può andare a scuola con il
suo gemellino, nella stessa classe.
Quando il signor Carletti l’ha saputo è stato contentissimo per il piccolo Jaffer, ma
anche un po’ triste, perchè il suo compito, ormai, era finito. Ai giornalisti, accorsi ad
intrevistarlo, ha dichiarato che non si dimenticherà mai di Jaffer e di quei mesi
bellissimi in cui le sue giornate sono state piene di gioia e di dedizione.
La Fondazione Senior Italia
ha deciso di premiare il signor Romano, nominandolo
“
nonno dell’anno
“con la seguente motivazione
:
“Per il suo pronto spirito di solidarietà, per la sua dedizione nell’aiutare il
prossimo, per la sua tenacia senza età e per aver dimostrato, col suo esempio
eccezionale di affettuoso altruismo, la sconfinata forza del grande cuore dei
nonni.”
Quando Romano ha saputo del premio, ha spiegato di considerare il suo gesto un atto
dovuto e necessario, che avrebbe permesso ad un bambino con gravi disabilità di
frequentare la scuola. Dunque,la cosa più naturale del mondo!
Pur essendo un “Nonno adottivo” il signor Carletti è stato molto importante nella vita
di Jaffer e ha lasciato un segno nel suo cuore come, alla fine, fanno tutti i nonni.
Allora è vero quello che si dice:
“se i nonni non esistessero, bisognerebbe inventarli”