//I danni prodotti dalla guerra: il consumo di risorse energetiche e di fonti fossili

I danni prodotti dalla guerra: il consumo di risorse energetiche e di fonti fossili

di | 2022-06-26T19:41:19+02:00 26-6-2022 19:41|Alboscuole|0 Commenti
La guerra è una delle attività più distruttive sul nostro pianeta e lo stiamo vivendo con l’attuale guerra tra Ucraina e Russia. Sebbene sia una considerazione secondaria rispetto all’impatto sulla vita umana i danni a livello ambientale sono tanti. L’impatto ambientale delle guerre inizia molto prima che vengano lanciati gli effettivi attacchi con bombe e missili. Il movimento e l’utilizzo di mezzi militari distrugge interi habitat ed ecosistemi che non potranno più essere ripristinati. Uno dei primi impatti ambientali della guerra è l’inquinamento del suolo e dell’aria. Le polveri sottili aumentano in atmosfera e le macerie accumulate al suolo spesso contengono sostanze acide o tossiche. A questo si aggiunge anche l’inquinamento dell’acqua: le sostanze e i metalli accumulati al suolo passano nella falda acquifera e inquinano le acque che diventano non potabili. I metalli e le terre rare che le armi contengono restano nell’ambiente invece di essere smaltiti correttamente. Il consumo di risorse energetiche e di fonti fossili è uno dei principali danni della guerra. Gas e petrolio sono consumati in grandi quantità per esercitazioni militari e durante conflitti armati. Le emissioni militari di gas serra sono dei danni all’ambiente. I conflitti armati, come quello attuale, porta gli abitanti ad emigrare dalle zone di guerra andando a creare campi profughi che anch’essi inquinano. Nelle guerre interne i danni ambientali si verificano senza controllo da parte di organizzazioni esterne. La deforestazione, la caccia incontrollata, l’erosione del suolo e la contaminazione della terra e delle acque da parte dei rifiuti umani, si verificano quando migliaia di umani sono costretti a stabilirsi in una nuova area a causa di guerre. Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina sta colpendo anche l’Africa subsahariana con l’aumento dei prezzi di materie di prima necessità. La Russia e l’Ucraina sono importanti fornitori di materie prime infatti, il gas che c’è in Europa proviene dalla Russia. L’economia italiana è quella più colpita da questa guerra e il PIL subirebbe una contrazione addizionale di un punto e mezzo percentuale nel complesso del biennio. Questa guerra ha fatto salire alle stelle il prezzo del gas, dell’oro e dei metalli e ne sta ripagando tutto il mondo. Classe III E Scuola Secondaria di primo grado