Uno dei problemi più ricorrenti, nel mondo odierno, è sicuramente la contraffazione: è un fenomeno antichissimo che oggi ha assunto caratteristiche tali da renderlo particolarmente
difficile da estirpare. La contraffazione produce conseguenze negative non solo sull’economia, ma in particolar modo sulla salute di chi acquista merce falsificata, credendola originale. È un fenomeno che si verifica in diversi ambiti: l’abbigliamento, i farmaci, i cosmetici, i prodotti alimentari e i giocattoli. È necessario, a tal proposito, sensibilizzare sin da subito gli studenti a questa tematica, in modo da far acquisire loro una maggiore consapevolezza tale da comportare nei giovani un cambiamento delle abitudini d’acquisto. Solo conoscendo la contraffazione, infatti, è possibile avere armi maggiori per combatterla (‘‘Scientia potentia est’’: <<Sapere è potere>>, dice il proverbio). In merito a
questo, infatti, il 29 ottobre 2019 presso l’Auditorium Legione Allievi Finanzieri della Guardia di Finanza di Bari, si è tenuto l’evento di lancio della prima ‘’Giornata della lotta alla contraffazione’’. Questa manifestazione ha coinvolto circa 800 studenti provenienti da diverse scuole secondarie di secondo grado del territorio barese, che in precedenza avevano preso parte ad un incontro formativo organizzato dall’Agenzia delle Dogane a cui hanno partecipato gli studenti del Liceo Classico e Scientifico “Simone – Morea”, indirizzo giuridico-economico”. Quest’ultima ha una serie di compiti tra cui riscuotere i dazi,
controllare e verificare la circolazione delle merci, contrastando il più possibile attività illegali come, ad esempio, la contraffazione. La formazione in merito a questo argomento si è tenuta in numerosi istituti, spiegando le conseguenze, i rischi e come eventualmente riconoscerla. Essa, infatti, non è così facile da individuare: bisogna sempre fare attenzione ad aspetti tra cui il prezzo, il venditore, la provenienza, l’etichetta, ecc. Ci sono stati anche, tra i temi trattati, la nascita e le caratteristiche dell’Unione Doganale, i metodi di controllo alle frontiere e le modalità di registrazione delle merci. A testimonianza di ciò, sono stati mostrati un video e alcuni prodotti contraffatti fra cui, ad esempio, corni di elefante, orologi Rolex, magliette sportive, farmaci, scarpe e borse firmate. Il fine di questo incontro è stato quello di dare una prima ‘‘infarinatura’’ su questo tema a molti ancora sconosciuto, in modo da giungere a Bari con qualche nozione in più. Gli studenti che hanno partecipato alla
manifestazione hanno potuto visitare, accompagnati dalla Prof.ssa Ania Macchia di “Diritto ed economia”, referente del progetto, nel parterre dell’Auditorium, una mostra espositiva di
prodotti contraffatti, allestita dal Comando Provinciale di Bari della Guarda di Finanza. Nella mostra vi erano beni di ogni tipo ma, prevalentemente, telefoni e capi d’abbigliamento che
da subito hanno suscitato stupore nei ragazzi perché ad una valutazione superficiale, risultava veramente difficile distinguere l’originale dal contraffatto. All’inizio dell’evento c’è stata la proiezione di un video musicale di sensibilizzazione alla contraffazione realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Cine-TV ‘‘Rossellini’’ di Roma. Il video mostrato ha visto partecipi gli studenti e ha permesso di trasmettere in modo divertente, tra gioia e risate, informazioni su una tematica così importante. Vi è stato, successivamente, uno spettacolo teatrale dal titolo ‘‘Tutto quello che sto per dirvi è falso’’ in cui l’attrice Tiziana De Masi, attraverso i suoi discorsi, ha fornito spunti di riflessione su molte abitudini durante gli acquisti: spesso si presta attenzione solo
all’aspetto esteriore e non a cose più importanti come la provenienza e i materiali utilizzati. Sono state messe in risalto, inoltre, le conseguenze della contraffazione sull’economia e sulla
salute, facendo ricorso ad esempi concreti. Alcuni ragazzi, in seguito, sono stati chiamati sul palco per testimoniare, riconoscendo dei prodotti, come sia spesso difficile individuare quelli contraffatti, motivo per cui è necessario fare sempre molta attenzione. Successivamente, vi è stato un dibattito che ha coinvolto gli studenti da veri ‘‘protagonisti’’ della giornata. Dieci
ragazzi, infatti, hanno trattato diversi temi tra cui la mafia, l’economia, le attività criminali e la salute. Subito dopo, alcuni studenti hanno dato il via a un ‘‘flashmob’’durante il quale
diversi prodotti contraffatti sono stati simbolicamente ‘‘buttati’’ in un grande cestino. Così, tra continui applausi e tanti sorrisi, si è conclusa questa giornata da cui tutti sono usciti con una nuova consapevolezza e con questo motto per la testa: ‘‘Buttiamo la contraffazione’’!
PIERPAOLO TOTARO – Classe III E LS