di Angelica Raffael e Filippo Convilli, Classe 1^ C. – Siamo stati emozionalmente colpiti da un video visto a Scuola che parla dei cambiamenti climatici e che consigliamo a tutti i ragazzi di guardare perché è anche nostro dovere cercare di migliorare le cose. Ci stiamo riferendo al documentario della National Geographic dal titolo “BEFORE THE FLOOD – Il punto di non-ritorno”, evidenzia i grossi problemi che il mondo intero sta affrontando e che dovrà sempre più maggiormente affrontare nel futuro a causa dei cambiamenti climatici, che sono causati dal troppo inquinamento creato nel corso degli anni dall’uomo. Il documentario vede in prima persona il noto attore Leonardo Di Caprio, “Ambasciatore per la Pace alle Nazioni Unite” che affronta questo enorme e delicato argomento, non per le sue conoscenze scientifiche, ma perché ha sempre dimostrato di essere sensibile al problema e si è sempre impegnato a sostenere la lotta contro l’inquinamento, per evidenziare la grave situazione che sta distruggendo il nostro bellissimo pianeta. Il noto attore nel filmato, parla con persone importanti, e con esperti, per capire e cercare di far capire, che bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi. Purtroppo, c’è chi ancora non vede, o non lo vuol vedere, ciò che sta accadendo a danno del pianeta e continua a fare le cose sbagliate per interessi economici. Per come siamo abituati a vivere nel nostro mondo contemporaneo, abbiamo bisogno di gas, petrolio, metano e altre materie che utilizziamo nel quotidiano e nel occorrenti nel processo industriale e che quando bruciano purtroppo rilasciano nell’atmosfera anidride carbonica (CO2), che fa innalzare le temperature globali, favorendo lo scioglimento dei ghiacciai che ha, come diretta conseguenza, il creare l’innalzamento delle maree, o può generare anche altri eventi climatici molto importanti, come le piogge acide che inquinano la Terra. Nel filmato l’attore si fa portavoce della drammatica situazione in cui ci troviamo così, vuole cercare di sensibilizzare tutti i Paesi del Mondo, e far capire loro, che c’è ancora una soluzione, e che siamo in tempo, anche se ancora per poco, di fare qualcosa, basta che ci sia l’impegno di tutti. La soluzione è che la produzione di energia venga sostituita da fonti rinnovabili come ad esempio: la sostituzione dei motori termici con le auto a motore elettrico, incrementare l’installazione dei pannelli solari e delle pale eoliche o qualsiasi altra fonte energetica senza l’utilizzo del petrolio o del carbone, così da limitare l’inquinamento. Per migliorare la situazione, ci vuole prima di tutto l’impegno da parte dei “Grandi Della Terra”, cioè degli uomini che governano i Paesi più industrializzati del mondo a dare una svolta definitiva verso le tecnologie che possano utilizzare soltanto energia prodotta da fonti eco-sostenibili perciò non inquinanti. A tutto questo però ci dovrà anche esserci la volontà che ognuno di noi faccia la sua piccola parte ed evitare gli sprechi inutili di consumo di acqua ed energia elettrica. Se si continua a non prendere sul serio il problema e se si dovesse ancora tergiversare nell’ignorare il cambiamento climatico che è il campanello d’allarme de “Il Punto di non Ritorno”, oltre allo scioglimento dei ghiacciai, che vedrà scomparire la Groenlandia e molte città in tutto il globo, subiranno enormi danni anche la flora e la fauna, che sono fondamentali per la nostra vita. Ci sono Paesi che hanno avuto una massiccia industrializzazione sviluppandosi molto solo negli ultimi decenni, e che vivono di più sulla pelle dei loro cittadini l’impatto dei cambiamenti climatici. Proprio in questi Paesi, le persone hanno fatto pressione sul loro Governo per investire di più sull’utilizzo di energie pulite, ma che per interessi economici purtroppo non si impegnano come dovrebbero invece fare come ad esempio la Cina, l’India ed altri Paesi. Gli scienziati continuano a ribadire che mettendo in pratica l’utilizzo di energia pulita, si può migliorare la situazione. La Terra, dopo il periodo di riscaldamento creato dall’uomo, tornerebbe a raffreddarsi e così anche il clima ritornerebbe ad essere migliore. Gli uomini, devono insistere e far pressione su chi li governa, per salvare la nostra Terra e dare un mondo migliore a noi ragazzi perché in gioco c’è il nostro futuro. Un’indicazione: il documentario è su YouTube per chi volesse vederlo.