Gli Hunger Games, a prima vista, sembrano essere la tipica trilogia teen romance ma, al secondo sguardo, ci si rende conto che questo non è il caso. Suzanne Collins scrive di una nazione futura che richiede ai suoi figli di uccidersi a vicenda come forma di intrattenimento per la gente della Capitale. La trama è molto coinvolgente, ma il lettore non può fare a meno di chiedersi quale messaggio Collins stia cercando di far arrivare. Lei afferma che, se continuiamo lungo il percorso che la società sta attualmente prendendo, un giorno affronteremo un mondo simile a Panem, e che questa finzione potrebbe diventare una realtà. All’interno dei suoi romanzi la Collins include diversi temi importanti tra cui la politica corrotta, la fame, l’avidità, l’ossessione per l’intrattenimento e il simbolismo dietro i nomi dei personaggi e di alcuni particolari eventi. Quasi ogni aspetto delle sue trilogie esplora un significato più profondo, e spetta al lettore decifrarlo. Uno dei temi principali della trilogia è la politica e la dittatura prepotente di governo che esiste a Panem. Questo può essere visto attraverso la gerarchia sociale che la Capitale ha stabilito in ogni distretto. I distretti sono classificati in ordine numerico che vanno da 1 a 12 e diminuiscono di valore man mano che si avanza. Il Campidoglio è il distretto leader. Oltre ciò, l’idea degli Hunger Games come forma di intrattenimento è un’idea ridicola in sé. Proprio come i nazisti trovavano piacere nelle loro uccisioni, la Capitale lo trova nei giochi. Questo porta a un altro tema importante degli Hunger Games che è l’idea di intrattenimento secondo gli occhi della Capitale. “La trilogia è, tra le altre cose, un monito sul lato oscuro dell’intrattenimento” (McDonald 18). La gente della Capitale trova gratificazione nel guardare la lotta giovanile della nazione fino alla morte e poi far sfilare il vincitore come una celebrità. In una società che dipende dai media e dall’intrattenimento come Facebook, Twitter, Instagram e tik tok, siamo costretti a pensare a un mondo in cui il bisogno di intrattenimento e di dopamina supera la nostra morale. Un’ulteriore caratteristica di questo manoscritto è l’impronta riconoscibile delle convinzioni femministe dell’autrice. Katniss Everdeen è un personaggio la cui figura cambia, evolve e diventa un’icona e un modello a cui ispirarsi per valori come il coraggio, la tenacia, la determinazione, la compassione, la gentilezza ed il rispetto. Katniss perde il padre ad un’età in cui le sarebbe dovuto essere permesso giocare ancora per qualche anno. Invece prende in mano la situazione e si fa carico del resto della famiglia, cacciando per tenère le loro pance piene ogni giorno, oltre i confini prestabiliti dal governo. L’arco che impugna diventerà la sua migliore arma durante la battaglia e la guerra, così come la sua convinzione e ferocia nel perseguire i propri obiettivi nonostante tutto. Katniss si trova faccia a faccia con una moltitudine di persone, specialmente uomini, che vogliono farle abbassare la testa per camminarci sopra. Utilizza tutti gli stereotipi, le etichette e gli attributi che la società le ha dato e li trasforma in armi per distruggere il fragile ego di coloro che si mettono contro la sua causa.