di Sara Pavan (3^A) – Agli autori di “Una zattera contro corrente”. Ho letto il vostro libro che racconta la storia dell’amicizia tra Gigi, che sogna di costruire una zattera per poter navigare sul fiume della sua città, e Luis, un ragazzo nomade. A fare da ostacolo in quest’amicizia tra compagni di classe saranno i pregiudizi, ma Gigi e Luis riusciranno a superarli. Questa storia mi è piaciuta molto per due motivi: il primo è il modo in cui è stato scritto il libro, semplice ma mai banale e il secondo per il significato che porta, cioè che è importante sconfiggere i pregiudizi delle persone e che un vero amico rimane sempre, anche se non si sa dov’è; infatti mi ha particolarmente colpita una parte del libro che dice “Di un sogno non ti rimane nulla. Un amico invece rimane per sempre, anche se parte e va lontano.” Ammetto però che mi sarebbe piaciuto leggere che Gigi e Luis avevano finito la zattera e ogni pomeriggio andavano a navigare con la loro piccola imbarcazione sul fiume ma, come espresso anche da Gigi, “La zattera non era che un sogno ad occhi aperti” e così rimarrà. Infine mi complimento con voi: credo che questo libro meriti e lo consiglierei volentieri ad un amico. Saluti Sara