//HIND, LA PRIMA STILISTA MUSULMANA

HIND, LA PRIMA STILISTA MUSULMANA

di | 2019-05-25T16:55:55+02:00 25-5-2019 16:54|Alboscuole|0 Commenti
di ENICA DE GIOSA – Hind Lafram è la prima stilista donna musulmana. La sua idea sulla moda è di valorizzare la persona che indossa l’abito, le piace concentrarsi sull’aspetto interiore. Hind Lafram, ventisei anni, vive a Torino, ma ha origini marocchine. La passione per la moda inizia sin da piccola.  Non frequentava ancora le scuole medie, quando la madre le ha regalato la sua prima macchina per cucire. Il cambiamento definitivo avvenne dopo due anni di ragioneria, quando Hind si accorse di voler indossare il velo ed è stato quello il momento in cui ha sentito il bisogno di crearsi abiti da sola, perché nessuno l’avrebbe capita, quindi voleva creare qualcosa con un gusto italiano, ma anche islamicamente corretto. La scelta di indossare il velo è una scelta personale che rimane tra la donna e Dio, è una scelta che si fa a qualsiasi età, quando ci si sente pronti a questo passo.  Hind Lafram ha deciso di indossare il velo verso i tredici – quattordici anni senza dirlo a nessuno. Ha portato il velo per circa una settimana per abituarsi agli sguardi della gente, ma ha capito che le persone non la osservava per il velo, ma perché per strada ci si osserva; dopodiché ha deciso di indossarlo, sorprendendo anche la sua famiglia. In Italia è difficile trovare una linea, un marchio e un punto vendita di tessuti per creare abiti per donne musulmane, così decide di creare una sua linea cercando di acquistare tessuti leggeri per non rischiare il forte caldo in estate. Nel 2014 apre una pagina sul social Facebook e inizia a condividere le foto delle sue creazioni. All’inizio la seguivano solo le amiche, oggi è la vetrina del brand che ha fondato a maggio del 2017, dopo aver conosciuto il prof. Paolo Biancone docente di economia aziendale all’Università di Torino. È grazie alla sua collaborazione, che dopo essersi diplomata alla Scuola di Moda di Torino, ha fondato la prima società Modest Fashion in Italia. Il suo lavoro è anche un modo per far convivere due culture diverse e allo stesso tempo creare un prodotto che rappresenti le nuove generazioni, non solo arabe, italiane, europee, ma di tutto il mondo.