Di Edoardo P. IV C – XXI Aprile –
La osservo molto spesso e mi piace il suo riflesso.
Penso che guardarla porti fortuna e ti tolga la paura.
Io l’ho fatto tante volte, almeno una per notte.
Mi teneva compagnia e la tristezza andava via.
Immaginavo avesse gli occhi, il naso, la bocca
e spesso ci vedevo anche una roccia.
Ha un colore sfavillante, che talvolta diventa accecante.
A volte è solitaria e le piace stare sola nell’aria.
È un po’ come me, che non vuole parlare tanto di sé.
L’ho spesso disegnata perché l’ho veramente amata.
Ho tanto pensato a quanto mi ha aiutato.
L’ho guardata molto anche in ospedale,
così mi tirava su il morale.
I brutti momenti li portava via e li sostituiva con l’allegria.
Oh Luna bella, brilli proprio come una stella.
A volte un po’ dispettosa quando copri ogni cosa,
ma anche maestosa quando diventi super luminosa.
Oggi però, ti vedo proprio perfetta,
perché ti posso ammirare dalla mia cameretta.
Se penso al mio passato,
capisco che deve essere cancellato.
Se penso al mio presente,
lo vedo come una luce risplendente.
Capita di vederti velata,
quando dai pensieri sei un po’ annebbiata.
Succede anche a me e non chiedermi il perché.
Rimani indimenticabile, anche quando sei un po’ irritabile.
A volte sei invisibile, ma nella mia mente sempre visibile.
Ora ti devo salutare,
ma con un bell’augurio ti voglio lasciare.
Ricorda di illuminare tutto il mondo
e devi farlo con tanto orgoglio.
Sperando che quello che si vedrà,
sarà la guerra che se ne andrà.