La globalizzazione è la diffusione in tutto il mondo di tendenze, problematiche e idee, nonché la liberalizzazione degli scambi commerciali. Penso che la globalizzazione sia molto utile, anche se talvolta può presentare alcuni aspetti negativi. Ritengo che sia necessaria per rendere le comunicazioni più veloci attraverso la tecnologia e per facilitare i viaggi e le conoscenze. I viaggiatori, spostandosi liberamente in tutto il mondo, possono notare come tutti gli Stati abbiano alcune caratteristiche in comune. Ciò ci fa sentire meno stranieri in qualunque posto e ci fa avvertire un’atmosfera familiare. Globalizzazione vuol dire anche avere un unico mercato mondiale, che tutti riusciamo a conoscere attraverso la pubblicità. Internet è particolarmente utile per effettuare acquisti di prodotti anche provenienti da Paesi lontani e per mettere al corrente di fatti, manifestazioni o commemorazioni che avvengono in altri Stati. Grazie alla globalizzazione sta risultando sempre più difficile per i governi dittatoriali nascondere tutto ciò che avviene nei Paesi democratici, dove esiste la libertà di espressione. Dal punto di vista culturale la globalizzazione favorisce il confronto tra più culture e la consapevolezza che siamo tutti uguali con gli stessi diritti e doveri e senza barriere o pregiudizi. Vi sono, però, molte persone che credono che la globalizzazione, comportando la delocalizzazione, faccia diminuire i posti di lavoro nei Paesi ricchi perché le multinazionali sfruttano principalmente luoghi e persone di Paesi poveri. Questo perché in questi Stati vi sono meno controlli per le produzioni inquinanti e salari più bassi per i dipendenti. Inoltre, le persone contrarie alla globalizzazione ritengono che essa causi la perdita delle caratteristiche proprie dei singoli Paesi. Anche l’utilizzo sempre maggiore della lingua inglese porta alla scomparsa di numerose lingue (25 ogni anno) con conseguente estinzione di vere e proprie culture. Inoltre, vi è il fatto che esistono solo poche aziende che dominano il mondo. Dal mio punto di vista, anche se riconosco che la globalizzazione rischia di eliminare le caratteristiche dei singoli Stati, tuttavia ci rende un unico popolo, con le stesse necessità e bisogni, senza differenze di pelle, sesso o etnia.