Giambattista Miglionico e Alessandro Lorusso – Era il 1978, quando Peppino Impastato fu ucciso. Sono passati circa 41 anni dalla sua morte, ma ancora tutt’ oggi si continua a parlare di lui. Perché questo? Perché ancora si continua a parlare di un ragazzo semplice, ucciso a trenta anni in un piccolo paese sperduto della Sicilia, Cinisi? Secondo noi perché Peppino è diventato un modello da seguire; egli è stato fino alla fine dei suoi giorni un uomo libero che ha seguito i suoi ideali, andando anche contro la sua famiglia.
Nato in una famiglia mafiosa nel 1948, decise di essere una persona diversa, infatti, combatté insieme ai suoi amici, contro i “padroni” del suo paesello.
Ci siamo chiesti: Ma Peppino avrà mai avuto paura? A questa domanda non possiamo dare una risposta, perché purtroppo lui non c’è. Ma secondo noi, lui avrà ANCHE avuto paura, ma come diceva Borsellino “è normale che esista…, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio”.
Nella nostra memoria rimarrà il ricordo di un grande uomo che ci ha insegnato ad essere liberi e ad esprimere le nostre opinioni.