Prof.ssa Maria Rosaria Castria
In prima fila, in trepidante attesa, alla presenza di altre scolaresche, nella splendida cornice della sede del Polo Biblio-Museale di Brindisi, l’11 maggio una consistente delegazione di studenti della scuola secondaria di primo grado, rappresentata dai lettori più “accaniti”, ha avuto il privilegio di partecipare alla cerimonia di premiazione della seconda edizione del premio “La Magna Capitana” istituito dalla Regione Puglia per promuovere la letteratura per ragazzi e ragazze, d’intesa con il Teatro Pubblico Pugliese-Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura.
Con una breve ma efficace introduzione, la moderatrice ha spiegato che la finalità del premio è quella di far diventare la lettura dei libri una attività quotidiana degli studenti. Pertanto, presentando agli alunni una selezione di testi, la giuria tecnica si prefigge l’obiettivo di catturare l’attenzione dei giovani lettori, incentivandoli ad appropriarsi della bellezza delle storie contenute nelle opere proposte, partendo dall’evidenza che, nel mondo dei social, i ragazzi sono già inconsapevolmente lettori e scrittori compulsivi.
La proclamazione della vincitrice Chiara Lorenzoni, per la categoria 12+, con il suo romanzo “Come un seme di mela” ha suscitato un certo fermento tra il pubblico, facendo scaturire un proficuo dibattito tra l’autrice e la giuria degli studenti.
Numerosissimi sono stati gli interventi degli alunni delle nostre classi che, con le loro domande e con le loro osservazioni, hanno dato vita a un interessantissimo confronto, dimostrando vivo interesse e spontanea curiosità, in un dialogo che si è fatto via via sempre più libero e autentico, a partire dal quale si sono aperti numerosi spunti di riflessione.
La scrittrice, sollecitata dalla vivacità degli ascoltatori, ha avuto modo di approfondire tutta una serie di tematiche: il significato più profondo del romanzo, la caratterizzazione dei personaggi, l’ambientazione, l’ispirazione, le sensazioni e le motivazioni che ne hanno guidato la stesura.
Mettendo in evidenza che una delle finalità di questo libro è guidare alla riflessione, attraverso la capacità di andare oltre le apparenze, superando
l’eterno conflitto interiorità-esteriorità, l’autrice ha spiegato che, secondo il suo parere, l’ispirazione non esiste, ma esiste la curiosità e la voglia di porsi domande, anche rispetto alle piccole cose, che spesso nascondono un valore immenso, esattamente come il seme di mela che, pur essendo la più piccola parte del frutto, ne è la più preziosa. Alcuni personaggi del suo romanzo incarnano caratteristiche fisiche e psicologiche proprie dei giovani adolescenti, con pregi e difetti, ma, talvolta, hanno un cuore di balena, il più grande che esista, esattamente come la protagonista.
Quindi, il dibattito si è fatto più ampio affrontando il tema della centralità della parola e della cura con cui le parole devono essere scelte, poiché ogni parola genera un effetto ben preciso sull’ascoltatore o sul lettore.
L’autrice ha specificato che leggere e scrivere sono attività faticose e per questo devono essere educate: tradurre in parole immagini o idee è un’operazione molto complessa. Inoltre, fornendo suggerimenti per i lettori e per i futuri scrittori, ha precisato che è molto importante esercitarsi nelle attività di lettura e di scrittura, concedendosi il tempo necessario per crescere e per maturare.
Chiara Lorenzoni, infine, si è augurata che rimanga nei lettori di “Come un seme di mela” il messaggio dell’importanza dei legami significativi e profondi, della positività e della leggerezza, che porti ciascuno a riconoscersi ed essere riconosciuto per ciò è, apprezzandosi anche per le proprie debolezze e superando comuni preconcetti.
Si è trattato di un incontro dinamico e interattivo che, attraverso il collegamento in streaming, ha consentito agli studenti delle classi coinvolte di partecipare virtualmente all’evento e ha dato modo alla nostra Dirigente di intervenire, ringraziando gli organizzatori per la promozione di questa lodevole iniziativa che permette alle giovani generazioni non solo di accrescere le competenze strettamente linguiste e culturali, ma anche di sperimentare il benessere che la lettura infonde.
Un plauso agli alunni dell’I.C. “G. Calò” che con garbo e serietà si sono resi protagonisti dell’avvenimento, dimostrando di essere studenti “educati a leggere”, grazie alle innumerevoli iniziative promosse con convinzione da questa scuola, frutto dell’infaticabile lavoro delle docenti del dipartimento di lettere.
L’inanellarsi degli interventi degli studenti, tra cui hanno spiccato quelli dell’I.C. G. Calò, ha reso questo evento partecipato e denso di emozioni.
Così, per un paio di ore, si è delineato l’universo del libro, dove il mondo possibile ha soppiantato quello reale grazie all’immaginazione.