di Antonello Darino (classe V^B) – Ormai da diversi anni, il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) promuove l’organizzazione, in tutta la penisola, di Hackathon, eventi riguardanti una moltitudine di temi differenti e che coinvolgono un grandissimo numero di giovani studenti.
Generalmente, gli hackathon sono manifestazioni che possono durare da poche ore fino a una settimana durante le quali gruppi di programmatori e di sviluppatori realizzano soluzioni software dedicate a comparti specifici. Nati negli ultimi anni del secolo scorso, hanno assunto maggiore importanza a partire dal Duemila, diventando passerelle a cui guardano comunità di sviluppatori, investitori e aziende.
Da qualche anno, anche il Ministero dell’Istruzione ha deciso di investire in questa direzione, facendo cimentare studenti provenienti da ogni parte d’Italia in queste vere e proprie maratone progettuali, organizzate, di volta in volta, nei più affascinanti complessi delle più importanti e belle città del nostro Paese.
Il nostro liceo, grazie al lavoro intenso di diversi docenti e, soprattutto, alla voglia di mettersi in gioco e di imparare dei ragazzi, è riuscito ad essere selezionato, tra moltissimi istituti d’Italia che hanno presentato la loro candidatura, per la partecipazione (nell’ambito della manifestazione nazionale “Futura-3 giorni per il Piano Nazionale Scuola Digitale: formazione, dibattiti, esperienze) all’Hackathon “Hack 2030”, la prima maratona informatica della scuola italiana interamente dedicata alle sfide che pone l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, tenutasi a Bologna dal 18 al 20 Gennaio 2018.
“Futura” è stata una tre giorni di iniziative formative, dibattiti, racconti di buone pratiche, teatro di innovazione, scenario di laboratori, atelier, incontri, gare che hanno coinvolto studentesse e studenti, insegnanti e animatori digitali, dirigenti scolastici, formatori, esperti, imprese e cittadini.
Hanno avuto il privilegio di partecipare a questo evento quattro alunni, tutti provenienti dalle classi quarte: Antonello Darino, Daniele Perfetta, Giulia Dell’Agli ed Elisabetta Casale.
I nostri ragazzi, insieme agli altri studenti delle scuole selezionate, hanno discusso nell’ambito dell’Hack 2030, una gara di idee,basata sull’educazione alla sostenibilità e sullo sviluppo dei vari importantissimi punti dell’Agenda 2030 dell’ONU,che li ha visti protagonisti. Gli alunni, supportati da mentori, esperti e ricercatori, hanno lavorato insieme con l’obiettivo di immaginare nuovi modelli e soluzioni in grado di favorire la crescita dei nostri territori.
Come sempre gli alunni del Majorana non si sono limitati a partecipare, infatti i quattro ragazzi sono tutti riusciti ad arrivare alla fase finale della competizione e, addirittura, uno di loro è riuscito a centrare il primo posto.
Per i nostri studenti, senza dubbio, è stata un’esperienza importantissima e di grande spessore culturale, poiché essi hanno avuto la possibilità e l’opportunità di apprendere nuovi strumenti di co-progettazione, di condividere la loro visione del futuro, di esporre le proprie idee e soluzioni davanti a esperti ed esponenti istituzionali, riuscendo a far ritorno nella amata Sessa felici di aver raggiunto un risultato degno di nota. Ma non è finita qui… L’IS Nifo, anche durante il corrente anno scolastico, ha presentato, grazie alla inarrestabile attività della prof. Galdieri, fin dai primi mesi di scuola, la candidatura a diversi hackaton ed è risultata sempre tra le scuole selezionate.