//Gli anelli della Catena del Valore

Gli anelli della Catena del Valore

di | 2018-11-30T10:48:10+01:00 28-11-2018 17:48|Alboscuole|0 Commenti
di classe 3^E – A riscaldare la fredda mattinata autunnale del 27 novembre ci ha pensato il dottor Maritati con un  approfondimento sulla Costituzione. Quest’oggi abbiamo affrontato alcuni articoli, definiti Principi fondamentali. L’analisi è partita dai principi Illuministi su cui essa si basa. Per ragazzi come noi, nati in un mondo dove uguaglianza e libertà sono le fondamenta della società, è difficile credere che, non molto tempo fa, ci fossero uomini legati alle catene dello schiavismo, senza alcuna possibilità di scelta, considerati al pari delle bestie. Abbiamo riflettuto sul significato della parola “Catena” che ha in sé duplice significato: la catena della Vergogna che, rendendo prigioniero l’uomo, ha creato la distinzione tra uomo libero e uomo schiavo e la catena del Valore che, invece, ha reso liberi gli uomini perché li ha legati ai principi della Costituzione. È confortante, tuttavia, sapere che al giorno d’oggi la catena della Vergogna è stata contrastata in quasi tutto il mondo Occidentale da specifiche leggi, leggi che in Italia sono raccolte nella Costituzione. In essa sono contenuti i Principi Fondamentali, cioè la  base su cui poggia tutta la nostra vita civile. E’ importante per noi studenti conoscerli affinché essi possano guidarci nella nostra quotidianità. Il primo anello della catena del Valore è l’Articolo 1: l’Italia è una  Repubblica Democratica fondata sul lavoro; il diritto al lavoro deve essere garantito da coloro che governano lo Stato. Il lavoro è un diritto per tutti, poiché solo esso può assicurare pienamente la  libertà e la dignità della persona. Il secondo anello è l’Articolo 2:  La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo,diritto alla vita, diritto di esprimere la propria opinione, diritto ad essere liberi e mai sfruttati, mai offesi o umiliati, Diritti che non fanno preferenze per nessuno. Terzo anello è l’Articolo 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. La Legge è uguale per tutti,  non fa differenze, non ha preferiti, né guarda al ceto sociale. E’ un po’ come dire “Gli altri siamo noi”: dobbiamo aiutare chi è in difficoltà e, se lo Stato siamo noi, allora davanti alla legge siamo uguali e vicini.I n questo articolo rientra anche il concetto di parità di genere; esso, dichiarato dalla legge,è stato affermato solo a seguito di un percorso lungo e tortuoso,  che, a partire dal 1946, anno in cui è stato concesso il diritto di voto alle donne, è ancora oggi tutt’altro che pienamente raggiunto. Se, infatti, nel passato la donna era considerata inferiore all’uomo, doveva solo prendersi cura della famiglia esi riteneva non avesse le capacità di comprendere la politica, ancora oggi tale condizione di subalternità persiste. Prova lo sono le giornate commemorative come l’8 marzo, festa della donna, o il 25 Novembre, giornata in cui si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico su donne e bambine da parte di tutti coloro che non rispettano questo importante Principio della Costituzione. Il quarto anello è l’articolo 4, nel quale si afferma che l’Italia e il suo governo hanno il dovere di garantire a tutti un lavoro. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni persona quando lavora si sente una colonna del proprio Paese, che è la nostra grande casa,con il tetto sui monti e le porte sul mare. Ogni lavoro è importante, servono braccia, menti, passione e l’impegno di tante persone per far crescere lo Stato e una società senza lavoro è una società povera. Oggi pensiamo a cosa faremo quando saremo “grandi”… per ora studiamo e godiamoci la nostra età, sicuri di essere sempre tutelati dalla nostra Costituzione!