di Clara Mia D’Acunto, classe 2^E – Questa è la storia di un viaggio molto famoso. Anche se è successo molto tempo fa, ci sono molti libri, film e canzoni famosi al riguardo.
Il Bounty era un piccolo veliero britannico. Nel 1787 il governo inviò la nave per un viaggio lungo e difficile verso l’isola di Tahiti nell’Oceano Pacifico. In un primo momento il capitano, William Bligh, cercò di circumnavigare Capo Horn, in Sudamerica, per arrivare a Tahiti. Ci ha provato per più di un mese ma il mal tempo ha fermato la nave. L’equipaggio era stanco, affamato e spaventato, ma il capitano insistette perché continuassero il viaggio. Durante il viaggio furono avvistate le isole Bounty, al largo della Nuova Zelanda, che Bligh così chiamò in onore della propria nave. Durante la traversata morì un solo membro dell’equipaggio, James Valentine, a causa delle inadeguate cure del medico di bordo, l’alcolizzato dottor Huggan. Dopo un lungo e difficile viaggio, Tahiti venne raggiunta e grazie agli ottimi rapporti di Bligh con il re e la regina di Otaheite la nave fu riempita di centinaia di piante. Lui decise per percorrere in modo diverso il Capo di Buona Speranza, a migliaia di chilometri di distanza, in Sud Africa. Ci volle quasi un anno prima che la nave arrivasse a Tahiti perché l’isola era un paradiso tropicale. C’erano spiagge soleggiate, cibo delizioso e belle ragazze. L’equipaggio rimase lì per cinque mesi ed era molto felice. Uno di loro, Fletcher Christian, si innamorò di una ragazza tahitiana. Non avrebbe mai voluto tornare in Inghilterra. Il Bounty lasciò Tahiti il 4 aprile 1789, per il viaggio di ritorno. Ma il 28 aprile Fletcher Christian prese il controllo della nave con Alcuni membri dell’equipaggio che non vollero ammutinarsi e furono trattenuti a forza, alcuni per le loro competenze specializzate indispensabili al governo della nave, altri perché la lancia era piena e non poteva imbarcare più uomini. Questi si affrettarono a gridare al comandante la loro innocenza, al che Bligh, che agli occhi di tutti andava incontro a sicura morte, li rassicurò che non li avrebbe dimenticati. Lasciò 18 fedeli marinai sull’oceano su una piccola barca. Poi lui e il resto dell’equipaggio fuggirono nella remota isola di Pitcain. Incredibilmente il Capitano Bligh riuscì a far navigare la piccola barca per 6.500 km attraverso l’oceano fino all’Indonesia in imbarcazione aperta in quarantasette giorni, un record ancora imbattuto. Successivamente tornò in Inghilterra e raccontò al governo dell’ammutinamento. Nel novembre 1790, la Pandora andò per Tahiti per cercare Fletcher Christian e gli altri ma non li trovarono mai