di Francesco Calabrese –
Durante l’adolescenza di solito nascono i primi amori e la voglia di scoprire la diversità del sesso opposto. Ma la domanda è: “Cos’è veramente l’amore?” A questa età il sentimento viene spesso frainteso, gli adolescenti non conoscono il peso e il valore delle parole e “ti amo” può semplicemente significare “mi piaci” o “ti voglio bene”.
Alcuni dati statistici indicano che ci sono diversità tra i due sessi nel considerare il sentimento amoroso poiché i ragazzi sono più superficiali e meno sensibili delle ragazze. Ritengo che ciò non sia vero e sull’argomento ci sarebbe tanto da discutere.
Forse le ragazze non sempre si pongono il problema di chi hanno di fronte e tendono a legarsi solo per il piacere di stare con qualcuno e sentirsi corteggiate.
La maggior parte dei ragazzi invece è timida e introversa e quando si innamora tende a mascherare questo sentimento perché lo considera segno di debolezza; oppure per paura di non essere ricambiati e ricevere una delusione, dal momento che molte delle ragazze d’oggi sono volubili, superficiali e non particolarmente attratte dal “bravo ragazzo”. Può succedere che le adolescenti vittime di amori sbagliati possano rimanere profondamente deluse; parimenti i ragazzi marcatamente aggressivi e spavaldi mascherano le proprie insicurezze personali con una smaccata virilità.
Si può presumere che il bullismo maschile abbia anche lo scopo di impersonare ruoli che attirino la simpatia di alcune ragazze capricciose e maliziose che desiderano sentirsi protette da uno sbruffone piuttosto che da un bravo ragazzo. Un “gradasso” vale più di un ragazzo studioso, intelligente e la devianza è sempre affascinante nel suo essere “altro” dalla noiosa normalità.
Forse le adolescenti sono più sognatrici dei maschi, più soggette a lasciarsi andare a progetti fantastici, guardare al futuro con netto anticipo sui tempi, vivere intense emozioni in modo travolgente.
Le adolescenti si concentrano molto sul loro corpo, temono di essere considerate brutte e interpretano un semplice rifiuto come una condanna finale. I maschi solitamente sono più concreti e antepongono i lori interessi immediati al sentimento d’amore.
Essere respinti fa male un po’ a tutti. Venire accettati non solo fa piacere ma conferma il valore della propria presenza sociale appagando al contempo uno smisurato ego individuale.
Non bisogna poi dimenticare quanto importante sia l’idea del contatto fisico con l’altro. Essere amati e amare non è solo scrivere delle email o postare su un blog qualcosa di carino. L’amore è naturale e non accetta leggi esteriori.
Penso, inoltre, che la timidezza giochi un ruolo fondamentale nel rapporto amoroso poiché a volte blocca un adolescente molto più della censura.
In definitiva se l’amore appare diverso fra ragazzi e ragazze e se entrambe le parti vivono questo sentimento in maniera soggettiva, ciò non è un male.
L’amore è complesso, ma se provato e manifestato con lealtà e magari ricambiato, può solo regalare forti emozioni.
Vivere senza amore, questo è il peccato più grande del mondo!