Mi chiamo Giuseppina Saffiotti e sono nata a Bagnara Calabra, nel 1781.
Ho sposato Paolo Florio e con lui, sul finire del Settecento, ho dovuto lasciare Bagnara Calabra per approdare a Palermo. Lasciare la mia terra è stata una delle cose più difficili da affrontare nella vita.
Nel 1799, quando eravamo ancora a Bagnara, nacque nostro figlio Vincenzo Florio, che poi
ha vissuto la sua infanzia a Palermo dopo il nostro trasferimento. A Palermo abbiamo condotto una vita sobria, abitavamo nell’appartamento sopra la drogheria. In casa avevamo due domestiche e in estate con tutta la famiglia ci recavamo in campagna per la villeggiatura.
Nell’aprile del 1807, Paolo si ammalò all’improvviso e venne a mancare il mese successivo,
quando Vincenzo aveva solo otto anni. Da quel momento io e mio figlio Vincenzo siamo
stati sempre insieme.
Nel 1833 Vincenzo fondò, sul lungomare della città di Marsala la casa vinicola Florio.
Vincenzo in quegli anni aveva conosciuto una ragazza, che però inizialmente io non
approvavo. Si chiamava Maria Giulia Rachele Portalupi ed era una giovane milanese,
trapiantata a Palermo per motivi di lavoro del padre.
Mio figlio Vincenzo e Maria Giulia si sposarono il 15 gennaio del 1840, dopo che avevano
già avuto tre figli. Dopo le nozze, Giulia e i miei tre nipoti si trasferirono nella grande casa di Via Materassai,
dove vivevamo io e Vincenzo. Mio figlio, che era un imprenditore molto ambizioso, decise, in seguito, di trasferire la sua residenza in una splendida abitazione, villa Butera Wilding nel quartiere dell’Olivuzza. Ho vissuto con i miei familiari fino alla fine dei miei giorni nel 1862.
Margherita, classe 2 E