Il giorno 22 aprile si è tenuto l’incontro finale del progetto “Girls code it better”.
La nostra avventura è cominciata a ottobre, quando abbiamo deciso di iscriverci mosse dalla curiosità, poiché avevamo letto che far parte del club “Girls code it better” significa imparare a creare siti web, sviluppare app e videogame, costruire robot, progettare manufatti e stamparli in 3D. Inoltre, è possibile svolgere attività dedicate al coding, quindi imparare a programmare e usare vari strumenti tra i quali visori, stampanti 3D e fotocamere a 360°.
All’ultimo incontro hanno partecipato il Dirigente scolastico prof. Raffaele Mazzelli, la sindaca Luciana Laera, la vicepreside prof.ssa Napoletano, altri professori e molti genitori.
Il club si è riunito a scuola, in aula innovativa, da novembre ad aprile, ogni lunedì, per 45 ore in totale.
Ci hanno guidate la Coach Docente, prof.ssa Mara Bruno, che ci ha sostenuto durante le fasi del progetto e del lavoro di gruppo, ed il Coach Maker, Daniele Colapinto, che ci ha mostrato le potenzialità delle tecnologie e ci ha avvicinato al mondo della creazione.
Il tema/problema da affrontare quest’anno è stato: valorizzare un’area della scuola destinandola a spazio per lezioni outdoor. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello per i ragazzi ma anche per i docenti, avere un’ aula nel giardino della “Parini” in cui poter far lezione all’aperto; così abbiamo cominciato a pensare a come realizzarla in modo che risultasse inclusiva, sicura e sostenibile.
Abbiamo formato cinque gruppi, ciascuno dei quali ha realizzato un vero e proprio progetto di questo spazio, prima su carta e poi con gli strumenti digitali che nel frattempo abbiamo imparato ad usare: Tinkercad, un software per modellare oggetti in 3D e Cospaces, un’interessante applicazione web che permette di creare tante attività e fruirne altre che riguardano la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’utilizzo dei visori.
Per gli arredi le studentesse hanno utilizzato Tinkercad; poi hanno esportato l’elaborato in Cospaces, attraverso cui si possono realizzare scene con contenuti audio o foto che fungano da sfondo. Le ragazze, con la fotocamera 360°, hanno scattato foto degli spazi in cui vorrebbero che fosse collocata l’aula e poi le hanno usate come sfondo in Cospaces.
In questo modo hanno ottenuto una panoramica completa di ciascun progetto.
Alla fine non è restato che assemblare il tutto e mostrarlo alla gente intervenuta. “Girls Code It Better” ci ha aiutato a scoprire se ci piacciono le tecnologie, a capire quanto valiamo e che possiamo scegliere di fare qualunque cosa ci piaccia.
Speriamo che il progetto possa diventare realtà! Ringraziamo le ragazze del corso per il lavoro svolto insieme ai propri Coach.
L’alunna Alice Andresini con la prof.ssa Mara Bruno