di Asia Esposito, Alessia De Giorgi, Davide Pomes e Giorgia Tornese – Il 20 novembre si celebra in tutto il Mondo la “Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Tale data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nell’anno 1989, la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ogni anno, a scuola, ricordiamo questa data con attività che ci fanno riflettere sul significato e sul valore dei diritti per ciascun individuo.
Tutti i bambini hanno gli stessi diritti: alla vita, alla salute, alla famiglia, all’istruzione…diritti umani insomma, per usare un termine che li riassume tutti; diritti, cioè, legati alla natura dell’uomo e quindi inviolabili e indispensabili.
Purtroppo ancora oggi questi diritti vengono negati in molte parti del mondo.
Per noi sembra scontato goderne, ma non è lo invece per i bambini che vivono in zone disagiate del Mondo, dove sono costretti a lavorare sin dalla giovanissima età, vittime di violenza, sfruttati nelle miniere, nelle industrie e, nel peggiore dei casi, utilizzati persino come soldati per combattere le guerre civili in atto.
“One child, one teacher, one pen and one book can change the world.”
Queste le parole del discorso conclusivo di MalalaYousafzai alle Nazioni Unite.
Malala è una ragazza pakistana che combatte dall’età di 11 anni, rischiando la propria vita, affinché tutti i bambini del mondo abbiano diritto all’istruzione; è la più giovane vincitrice del premio NOBEL per la Pace, ricevuto il 10 ottobre 2014.
Questa ragazza è diventata simbolo di libertà ed emancipazione, di lotta per i diritti di tutte le bambine.
Un altro grande “combattente” per il riconoscimento del diritto all’istruzione è stato l’undicenne pakistano Iqbal. Egli veniva sfruttato lavorando in una fabbrica di tappeti insieme ad altri suoi coetanei.
Un giorno, ribellandosi alla propria schiavitù, si è impegnato per donare la libertà anche agli altri bambini nelle sue stesse condizioni e, per questo motivo, è stato ucciso.
Questi esempi ci fanno riflettere sul fatto che, pur essendo stato fatto tanto per cercare di affermare i diritti dei bambini, molto ancora si deve realizzare affinché vengano realmente applicate le leggi stabilite nella Convenzione e ogni bambino sia veramente tutelato in ogni parte del Mondo.
“Now we are reflecting on the true importance of children’s rights, which are still not respected today”.