di Andrea Rizzitiello, 1 F
Nel 2017 l’ONU, cioè l’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha istituito la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo. Questa giornata si celebra il 2 aprile e ha lo scopo di sensibilizzare tutti rispetto alla realtà delle persone autistiche, promuovendo una maggiore conoscenza della problematica e incentivando la ricerca. Solo la conoscenza, infatti, ci può rendere liberi dalle paure, dai preconcetti e dall’incapacità di interagire nel modo corretto con gli altri.
Per questa giornata, è stato scelto come colore – simbolo l’azzurro, il colore del mare, perché rappresenta i vari aspetti del comportamento che gli autistici possono assumere in diverse circostanze: la calma e la tranquillità di chi sembra non essere toccato da ciò che accade all’esterno, dall’altro lato, l’agitazione tempestosa di chi vede solo confusione dinanzi a sé e non sa come affrontarla.
Questa realtà presenta ancora diversi punti interrogativi. Si sa che l’autismo è un disturbo genetico dello sviluppo, che si presenta nei primi tre anni di vita e che compromette la capacità di relazionarsi col mondo esterno. Dall’autismo non si guarisce, ma interventi tempestivi possono alleviare tale problematica, che sembra colpire prevalentemente i maschi. Ci sono anche diverse manifestazioni di autismo, dalle forme più lievi a quelle più gravi, in cui è compromessa anche la parola.
Il 40% degli autistici, infatti, non parla, e, non parlando, non riesce a comunicare, ad avere facilmente un contatto con il mondo esterno, a cominciare proprio dai suoi familiari. Per questo, ognuno di noi deve essere un punto di riferimento, una vera e propria luce che riesce ad illuminare il suo lungo percorso in questo tunnel, che dà aiuto e possibilità di esprimersi e sentirsi capiti.
Noi tutti dobbiamo essere un vero e proprio ponte tra gli autistici e il mondo esterno e dobbiamo rendergli la vita luminosa, rischiarando il suo buio percorso verso la felicità e la comprensione.
Loro sono veri guerrieri, lottano sempre; con l’aiuto di chi li ama, riescono a non arrendersi e a perdonare coloro che li feriscono, perché l’amore e la sensibilità vincono sempre su tutto.
Queste ed altre riflessioni sono state prodotte da noi ragazzi, durante l’attività proposta dai Docenti di sostegno della S. S. di I grado “Vaccina”, dal tema “Ho un amico speciale”, in preparazione alla Giornata mondiale. Attraverso la visione di alcuni video molto significativi, la discussione di classe guidata e l’ascolto di alcune canzoni, abbiamo avuto la possibilità di tirar fuori le nostre idee, i nostri vissuti, le nostre considerazioni. Tutti i pensieri sono stati, poi, trascritti su cartoncini azzurri sagomati e appesi all’ingresso e lungo i corridoi della nostra scuola. Con questa attività, noi alunni, con i nostri insegnanti, abbiamo voluto trasmettere un messaggio fondamentale per l’essere umano, valido per ciascuno di noi e in ogni momento della vita, forse ancor più in questa delicata fase storica:
“Abbracciami se avrò paura di cadere…
Che siamo in equilibrio sulla parola insieme.
Abbi cura di me Abbi cura di me, che tutto è così fragile” (S. Cristicchi, Abbi cura di me)