a cura di Gaia Tivinelli – classe quarta – plesso Frondini –
GINO BARTALI
Gino Bartali era un ciclista professionista, ma non era soltanto un ciclista era anche un grande uomo, non dico un uomo forte e possente, dico un uomo con un grande cuore. Un giorno Bartali andò a fare un giro in bici con suo fratello… purtroppo dopo un po’ di tempo passò una macchina che investì il fratello. Da quel giorno Bartali non voleva più andare in bicicletta. Dopo un po’ di tempo fortunatamente la moglie lo incoraggiò a tornare a praticare la sua passione. Un giorno Bartali ricevette una proposta dal vescovo, la proposta era se poteva andare a far falsificare le identità degli ebrei per non farli morire, perché era scoppiata la guerra.
Gino Bartali visto che aveva un grande cuore accettò la proposta anche se rischiava la vita. In pratica Bartali visto che aveva la bicicletta nascose tutti i documenti ebrei nella canna per andare a falsificarli e consegnarli. Un giorno un tedesco si insospettì di Gino perché aveva ricevuto una lettera dal vescovo, fortunatamente però Bartali riuscì a scappare in mezzo alla confusione.
Gino riuscì a falsificare tanti documenti, salvando così la vita di tanti ebrei. Bartali qualche volta andava alla stazione dove venivano portati via gli ebrei… tantissima persona andavano addosso a Gino in modo che i tedeschi, tra la confusione, non si accorgessero di alcuni ebrei che scappavano. Bartali stava facendo tutto apposta per salvare tutte quelle anime indifese. Gino riuscì a salvare più di 80 ebrei, anche ad Assisi.
Noi adesso ricordiamo i gesti eroici che Gino ha fatto.
Io tutte queste cose le so perché stamattina a scuola abbiamo visto un filmato su Gino Bartali.