Ogni anno, il 27 gennaio, viene celebrata a livello internazionale la
Giornata della Memoria.
Anche l’
Istituto Comprensivo “G. Calò” di Ginosa ha organizzato un incontro tra alunni, insegnanti e famiglie per non dimenticare ciò che è accaduto in passato.
Tutte le classi si sono incontrate in palestra e hanno presentato i lavori e i progetti preparati per l’occasione come video, cartelloni, canzoni, che sono frutto delle riflessioni fatte in classe con i professori; abbiamo anche parlato di personaggi importanti sopravvissuti ai campi di sterminio nei quali sono morti milioni di ebrei.
Durante la Seconda Guerra mondiale Hitler decise che gli ebrei fossero di “razza” inferiore a lui e a tutti gli altri tedeschi e portò milioni di loro nei campi di concentramento, dove vennero ingiustamente sfruttati, maltrattati e infine uccisi.
Hitler era una persona con forti brame di potere e di controllo; mosso da una “lucida follia” ha agito con cattiveria e totale mancanza di umanità verso coloro che riteneva inferiori. Il piano che aveva escogitato era così accurato che non venne scoperto per molti anni; fece credere alla gente che i campi di concentramento fossero dei semplici campi di lavoro, con la famosa frase
“Il lavoro rende liberi”.
Il semplice fatto che abbia fatto indossare agli ebrei degli abiti con una stella gialla per distinguerli dai tedeschi è assurdo, perché ciò dimostra che volesse sottolineare la differenza tra loro e i tedeschi, ma questo non ha insospettito nessuno e soprattutto nessuno ha cercato di ribellarsi.
Credo che la cosa peggiore per gli ebrei sia stata avere la notizia dell’inizio della guerra, o che i propri figli non potessero più frequentare la scuola, o ancora peggio il fatto di essere in grave pericolo e che un soldato potesse spalancare la porta di casa e portarli su un furgone con destinazione “campi di sterminio”.
Per tutti noi è impossibile capire cosa provassero ogni giorno i poveri ebrei che vivevano con la costante paura di essere catturati, anche quando ben nascosti.
Credo che sia importantissimo riflettere sull’accaduto in modo da capire ciò che è realmente successo e sperare che una cosa del genere non accada mai più.
Ilaria Troiano
Classe 1^A
Scuola secondaria di I grado “G. Calò” – Ginosa (TA)
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