//Giochiamo con i modi di dire

Giochiamo con i modi di dire

di | 2020-11-30T07:36:22+01:00 30-11-2020 7:36|Alboscuole|0 Commenti
di Francesca Cernò, 3E   Qualche  giorno fa andai in campagna da mio nonno per vedere la nuova serra che aveva costruito insieme ad un suo amico. Nonno Nino mi mostrò tutte le piantine, che avevano  un odore fortissimo, in particolare una, di colore giallastro, sapeva di menta ma allo stesso tempo aveva un aroma di vaniglia: era profumatissima  tanto da far invidia a tutte le aziende di profumi! Ne presi un ramoscello e lo conservai in un fazzolettino bianco. Dopo tornai in città e uscii con i miei amici, sbadatamente portai con me anche il ramoscello, conservato accuratamente nella mia borsa. C’era anche  Sofia, che aveva dei bellissimi orecchini e uno scintillante bracciale, notai anche che  l’odore della mia  piantina si sentiva a metri di distanza da me, ma non ci feci tanto caso… e le dissi:” Wow! Sei bella come un cielo stellato oggi!” Lei entusiasta mi ringraziò ma dopo qualche secondo incominciò a volare verso la volta celeste illuminata dalla luna e piena di stelle.. I suoi piccoli occhi si intravedevano nel profondo cielo blu, io terrorizzata mi allontanai e lei sempre fluttuando tornò sulla terra e spaventata scappò. Poi raggiunsi il mio amico Francesco che stava facendo battute stupide con altri compagni, mi avvicinai e gli dissi: “Fra, sei un sacco di cavolate!” Lui ad un tratto si trasformò in un vero e proprio sacco! Io a  dir poco terrorizzata mi allontanai… Dopo poco Francesco riassunse le sue sembianze  e perplesso mi chiese: ”Franci,  questo forte odore  proviene dalla tua borsa?” Io a quel punto realizzai che il profumo di quel ramo  trasformava i modi di dire in realtà! Tutta felice mi avvicinai ad Esmeralda, una “cara amica” molto antipatica e molto cattiva nei miei confronti, e le dissi: ”Ehilà, ti faccio un regalo… questa piantina, ha un odore buonissimo …… annusala!” Lei schifata rifiutò e buttò a terra il magico ramoscello. A quel punto  le dissi: ”Sei come un vento fastidioso!”.  Dopo pochi  secondi lei si trasformò in una gelida brezza che volò via lontano…