Di Andrea Rizzietiello – classe I, sez. F
Il Laboratorio “Gestire le emozioni al tempo del Covid”, proposto dalla mia scuola, la S. S. I grado Vaccina, sicuramente è stata un’esperienza che ha cambiato il modo di affrontare e di vivere questo periodo negativo per ognuno di noi.
Questi tre incontri, posso affermare per certo, sono stati molto significativi per me in quanto mi hanno aperto la porta per aiutarmi ad intravedere la normalità oltre questo ostacolo, pur essendo lontana.
Devo ringraziare la dott.ssa Quacquarelli, i miei insegnanti e tutti coloro che hanno collaborato e contribuito a realizzare questo percorso pieno di emozioni condivise con i miei compagni.
Ho provato conforto nel riconoscere i miei amici e la dottoressa sempre aperti alla comunicazione e al dialogo, perché in questo momento, pur essendo a distanza, mi sono sentito compreso, ascoltato e tranquillizzato dai loro discorsi che prendevano vita man mano che i racconti venivano condivisi.
Per condividere i nostri pensieri ci sono stati assegnati piccoli ma significativi lavori di laboratorio. Il primo consisteva nello spiegare ciò che avremmo portato con noi di indispensabile in questo nuovo anno. Il secondo, per me più espressivo, era una rappresentazione grafica di tutte le emozioni percepite in questo periodo storico.
In particolare, io ho rappresentato una strada deserta interminabile che all’improvviso viene sbarrata da un muro imponente. Esso non blocca interamente il passaggio, ma presenta spazi attraverso i quali si permette di superare questo ostacolo. Ebbene, questo muro è il COVID e noi tutti, intesi come umanità, siamo la strada. Gli spazi raffigurano i vaccini, unica speranza di salvezza.
Quindi, l’umanità non deve arrendersi, ma deve cercare di essere razionale e contemporaneamente cauta, poiché i vaccini pur essendo una speranza non faranno sparire il problema in un lampo.
Questa iniziativa mi ha lasciato un segno ultra positivo, mi ha fatto capire come gestire le mie emozioni anche nei momenti più difficoltosi, di pressione e malinconia, sperando che questo periodo possa passare in modo tale da vivere nuove emozioni, questa volta positive.