Nel mondo di oggi, più della metà dei ragazzi ha delle amicizie via rete, trovate sui social network o sui videogiochi.
Loro sono sempre in stretto contatto, però non si godono mai il bello di stare l’uno di fronte all’altro e dialogare, come facevano i ragazzi degli anni passati. Tutto questo, però, ha dei “pro” e dei “contro”.
Sicuramente è molto bello chattare ogni giorno per sapere come va, oppure passare il tempo insieme con altri ai videogiochi, ma, come sempre, si possono affrontare molti pericoli e problemi. A volte capitano delle amicizie che possono risultare problematiche; un esempio può essere quello di incontrare pedofili, che non fanno altro che nuocere alla nostra salute, creando delle situazioni che possono avere esiti tragici; oppure può capitare di fare amicizia involontariamente con degli hacker, che attraverso alcuni dati personali compiono azioni terribili, come rubare denaro. C’è anche la possibilità di diventare vittima del cyberbullismo, cioè di incontrare persone che solo con delle parole possono far stare male e portare in una strada sbagliata, infatti per colpa di questa gente diversi ragazzi si sono suicidati. Secondo me, le amicizie via rete, con cui ci si incontra raramente o mai, sono ottime per comunicare o per giocare, ma non possono sovrastare le vere amicizie faccia a faccia. I miei genitori, e credo anche quelli di molti ragazzi, pensano che è bello avere contatti esterni con altri, ma senza esagerare, perché per conoscere una persona fino in fondo, ci vuole molto più tempo di una partita ai videogiochi o di una videochiamata, perciò, sono favorevole a queste amicizie, ma prima di agire bisogna accertarsi tantissime volte sulle persone con cui si ha a che fare.