–di Daria D’Isanto,Giovanna Panzera, Aurora Adamo, Daniele Ventrella della I B–
Caro Diego,
non ti devi assolutamente preoccupare del tuo essere gay, perché non è un difetto, è un modo di essere.Non chiuderti dentro te stesso, perché condividere i propri pensieri talvolta fa la differenza. Le diversità sono una parte di noi che tu lo voglia o meno. Non sono qualcosa per cui ci sentiamo inferiori agli altri, infatti ognuno di noi è unico proprio grazie alle diversità. Il mondo è come una libreria in cui tu devi scegliere cosa leggere tra miliardi di libri diversi, pensa! Anche tu sei un bellissimo libro tutto da scoprire e da leggere, pieno di segreti e colpi di scena. Non è impossibile scegliere il libro giusto, basta creare un mix di sincerità, intelligenza e cuore nobile e, quando vedrai il risultato, saprai di aver incontrato la persona giusta.
Alcune persone magari ti giudicheranno anche solo per il colore della copertina del tuo libro e ti criticheranno per questo, cercando di sminuirti! Quelle persone sono le stesse che, se stai ad ascoltarle, si sentono importanti, come se si nutrissero delle tue paure, delle tue angosce e dei tuoi incubi. Tu non considerarle mai! Ma cerca chi ti legge! Chi ti vuole scoprire e, cosa più importante, che ti vuole amare! E tu di queste persone positive che entreranno nella tua vita, fanne grandissimo tesoro!
Quando qualcuno ti sottovaluta, non ti arrabbiare, piuttosto insegnagli ciò che sai. Ripensa alle piccole e insignificanti azioni di Luca che hanno agito come proiettili sulla vita di Mario, pensa a quel povero ragazzo che, per non soffrire più, ha scelto la più orribile delle conclusioni… la morte.
Tu scegli la vita!
La tua amica Daria D’Isanto
Ciao ragazzi,
sapete cos’è l’amicizia? Penso proprio di no. Altrimenti lo avreste aiutato.
Aiutato chi? Sto parlando di Mario Marino.
Quello che voi chiamavate amico, lo avete abbandonato quando gli serviva aiuto…quando Luca Caruso, quel bullo indisponente e senza amore per nessuno, lo minacciava chiedendogli denaro…quando si sentiva solo e deriso…
Si deve reagire alla violenza sui più deboli!
Nel momento del bisogno dove eravate? E se fosse successo a voi? Non avreste voluto un appoggio? Mario ci sarebbe stato a porgervi una mano.
Ma adesso è troppo tardi…Mario non c’è più…
Aurora Adamo
Caro Luca,
se ti conoscessi oggi forse mi sembreresti simpatico.Ma se volessi conoscerti meglio, cosa mi racconteresti del tuo passato? Il Luca di oggi è lo stesso Luca di prima? Forse, se chiedessi un po’ in giro, io scoprirei qualcosa di te non proprio bella. Forse scoprirei che un tempo ti divertivi a prendere in giro i ragazzi non solo della tua classe. Forse scoprirei quanto eri crudele, esasperante e maligno con il tuo prossimo. Se ti chiedessi se conoscevi un certo Mario Marino tu cosa risponderesti? Che era un bradipo e si meritava di essere maltrattato? O semplicemente mi diresti che, allora, fare del male ti divertiva? Se ti chiedessi ancora chi era Fabiana Misso, avresti il coraggio di rispondermi? Mi racconteresti di quando la maltrattavi e le regalavi gioielli per farla restare con te e la consideravi un trofeo da portare in giro? Fortunatamente quello che ho davanti è un Luca nuovo.
Perchè? Cosa ti ha fatto cambiare?Forse è stato il dolore che hai letto negli occhi di tuo padre quando il povero uomo, avendo scoperto cosa avevi fatto, ha tirato un pugno alla colonna dell’officina e si è fratturato la mano?
Io sono convinta che vedere il dolore di tuo padre, ti ha fatto molto molto male.
Solo in quel momento credo tu abbia capito quanta sofferenza avevi provocato al povero Mario, tanto da fargli compiere un gesto estremo. E’ da allora che sei cambiato, così come ti chiedeva tuo padre.
“Cambiato” per non ferire mai più nessuno.
Ciao
la tua amica Giovanna Panzera
Ciao Fabiana,
voglio solo chiederti coma hai fatto a restare al fianco di Luca pur sapendo le terribili cose che faceva a Mario e a tanti altri ragazzi come lui, sue vittime, innocenti. Vorrei solo sapere se stai con lui solo per paura o se davvero ami un mostro simile. Ora che Mario si è arreso e ha preferito morire invece che sopravvivere ogni giorno, come ti senti? Sai che avresti potuto fare qualcosa di più per aiutarlo? Spero tanto per te che questa terribile storia ti faccia capire che hai una testa sulle spalle e che vale la pena usarla. Fai in modo che il tuo nome non venga associato più a Luca. Riscattati e sii di aiuto agli altri, anche il silenzio di fronte ad un atto di bullismo e di sopraffazione ti rende colpevole. Non stare mai più zitta di fronte alle ingiustizie.
Ti abbraccio
Daniele Ventrella