//Franca Florio, la

Franca Florio, la

di | 2024-02-17T08:52:28+01:00 7-2-2024 15:29|Alboscuole|0 Commenti
Sono Franca la figlia del barone Jacona della Motta di San Giuliano e di Costanza Notarbartolo di Villarosa, famiglia di importanti aristocratici palermitani. Saprete certamente che sono la moglie di Ignazio Florio junior, uomo intelligente, colto, il commerciante più ricco ed importante della Sicilia. Tuttavia, le mie nozze furono inizialmente ostacolate dalla cattiva fama di donnaiolo che Ignazio aveva. Alla fine, la mia famiglia acconsentì e noi ci sposammo nel 1893; così a 20 anni entrai a pieno titolo nella famiglia Florio, di cui ereditai il nome. Ebbi cinque figli: Giovanna, Ignazio, Igiea Costanza, Giacobina e infine Giulia, ma soffrii immensamente per la perdita di tre bambini, fra cui l’unico figlio maschio. Se avete letto giornali e riviste, saprete che sono una donna di classe, di gusti raffinati e forse un po’ bizzarri. Amo vestire alla moda. Segni particolari: sono alta un metro e 73 centimetri e adoro le mie perle, che potete ammirare nel ritratto di Giovanni Boldini. Amo anche gli animali. Nella mia casa di Palermo tenevo in libertà due scimmiette chiamate Fitty e Fufi molto dispettosi, che i camerieri in mia assenza legavano a una catenella. Le due diaboliche scimmiette un giorno provocarono un incendio in cui bruciò “la famosa e preziosissima tenda in pizzo e merletto del Cinquecento, vanto di casa Florio”. Le chiacchiere del tempo dicono che gli animali, “cercando d’imparare a fumare, come avevano visto fare”, cominciarono a sfregare i fiammiferi da cucina contro il muro fino ad accenderli e, purtroppo, l’enorme danno. Tra gli eventi indimenticabili della mia vita, voglio ricordare la nomina a dama di compagnia della regina Elena di Savoia, moglie del re Vittorio Emanuele III. Purtroppo, a causa della Seconda guerra mondiale la situazione a corte fu difficile ed i due sovrani, alla fine del conflitto, furono esiliati. Ludovica , 2 E