//Frana a Rino: intervista al sindaco di Sonico

Frana a Rino: intervista al sindaco di Sonico

di | 2022-02-21T12:32:25+01:00 21-2-2022 12:32|Alboscuole|0 Commenti
di Panzini Rino, da qualche anno balzata agli onori delle cronache locali e nazionali, è una piccola frazione di Sonico situata in Val Rabbia, una stretta valle alpina del gruppo dell’Adamello divisa in due grandi fenditure; al di sopra di essa vi si trovano due ghiacciai ricoperti dal permafrost, zone di terreno permanentemente ghiacciate, o perlomeno così dovrebbe, perché negli ultimi tempi a causa dei cambiamenti climatici il permafrost si sta sciogliendo causando innumerevoli problemi a valle, e specialmente in estate, quando il permafrost tende a disfarsi più frequentemente trascinando a sé una enorme colata d’acqua e di detriti.   Nel 2020 c’è stata una delle più grandi colate detritiche causate dal fenomeno, arrivando addirittura a toccare il ponte di Sonico, mentre nel 2012 la colata è stata così forte da distruggerlo. Successivamente, nel 2016, è stato costruito un pannello per deviare questo flusso verso la “golena”, un bacino d’acqua di 800 metri cubi.   È molto importante sensibilizzare le nuove generazioni ai cambiamenti del clima, purtroppo una realtà in atto e che potrebbe colpire in maniera irreversibile le prossime generazioni. Per questo motivo, assieme al prof. Bono Alessandro ed alla Prof. Fanetti dell’Istituto Meneghini, il 13 gennaio 2022, con la classe 3^F abbiamo svolto un sopralluogo in zona avendo avuto modo di incontrare il Sindaco di Rino, Gian Battista Pasquini. Da quel che abbiamo potuto constatare, il Sindaco ha organizzato un piano di evacuazione del paese in caso questo evento dovesse ripresentarsi, dal momento che con il cambiamento climatico le bombe d’acqua sono più frequenti e così il permafrost tende a sciogliersi con più facilità; inoltre all’interno dei rami della val Rabbia sono state poste delle stazioni nivologiche che controllano vento acqua assieme ad altri agenti atmosferici. Le altre stazioni sono utili a tenere d’occhio la situazione delle rocce con un sistema molto ingegnoso che utilizza dei cavi legati su delle rocce che captano ogni movimento delle stesse e, qualora venisse riscontrato uno strappo, viene mandato un segnale direttamente al cartellone posizionato nella piazza del paese. Su di esso ci sono cinque led che rappresentano le varie stazioni di controllo: quando le stazioni sono nella norma i led rimangono verdi, nel caso si riscontrasse un’anomalia il led di una precisa stazione diviene rosso, di conseguenza scatta una sirena per avvertire la popolazione consentendo l’evacuazione immediata; per evitare altri incidenti inoltre il ponte viene chiuso.