di Giorgia Zingaro, 3^A
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle
donne, le classi 3^A e 3^D della scuola “Vaccina” di Andria hanno partecipato ad un progetto
avviato dal professore di musica Mino Porcelli, volto a realizzare una canzone che
tratta proprio l’argomento della violenza, per noi purtroppo attuale. Sono tantissime le
notizie di cronaca che ogni giorno ascoltiamo al telegiornale: i dati parlano di oltre
100 femminicidi quest’anno. Ultimamente a creare scalpore nella società è stato
l’omicidio di Giulia Cecchettin, una ragazza dolcissima che è stata uccisa dal suo ex
fidanzato. Sono moltissime le vittime di violenza: fisica, psicologica, verbale… ma di
qualunque tipo si tratti, nulla la può giustificare. Ed è proprio questo che la nostra
canzone vuole esprimere: il desiderio di un futuro migliore, libero da discriminazioni
e crudeltà, ma soprattutto caratterizzato da una uguaglianza tra uomini e donne,
fondamentale per vivere bene. All’interno della canzone, le ragazze vengono
paragonate a dei fiori, che devono essere nutriti e non, (come poi avviene)
calpestati. Il nostro prodotto mostra la relazione tra due ragazzi, che inizialmente
sembra essere quasi “perfetta”; poi però ad un tratto “la brezza si fermò”: come cita il
brano, il rapporto comincia a diventare tossico e invivibile a causa dei comportamenti
violenti e aggressivi del ragazzo. All’interno della canzone, si parla molto dei
sentimenti che la ragazza prova: tra delusione, senso di inadeguatezza e dolore
vede i suoi sogni infrangersi. Ma poi, aiutata e supportata dalle sue amiche, riesce a
rialzarsi e a curare tutte le sue ferite. Trova la forza di respingere la violenza, senza
subirla in alcun modo. È proprio quello che dovrebbe accadere in queste situazioni;
bisogna avere la forza di rinascere e credere nel VERO amore che ci circonda. Alla
fine, il ragazzo si pente di ciò che ha fatto e… pianta “un seme d’amore”. Con
speranza, il videoclip mostra che ci può essere sempre un lieto fine, in ogni
situazione.
Nel realizzare questo progetto, personalmente ho avuto la possibilità di riflettere
realmente sul fenomeno della violenza, in tutte le sue forme. Nulla è più forte
dell’amore, non solo per gli altri, ma soprattutto per se stessi: infatti, è solo così che
si può guarire e tornare a credere nelle proprie qualità. Inoltre, questa è stata anche
un’occasione speciale per comprendere l’intensità delle parole e delle immagini, che
rappresentano uno strumento enorme per lanciare messaggi importanti come
questo.
La canzone, ideata dal nostro professore, è stata realizzata grazie all’impegno di tutti
noi studenti che, con entusiasmo, ci siamo approcciati a questo nuovo mondo
cantando e recitando nel videoclip. Il nostro progetto è stato iscritto al contest “Il
coraggio di essere umani” dei Lions Club Augustus di Roma, vincendo il premio di
video con più visualizzazioni e like.
Insomma, partecipare a questo progetto è stata una grande opportunità per
sensibilizzare e riflettere insieme su questo argomento delicato, ma importante da
trattare nelle scuole per aiutare i ragazzi a chiedere aiuto quando si è in situazioni
difficili.