//Finalmente la quinta generazione

Finalmente la quinta generazione

di | 2019-05-03T16:31:05+02:00 3-5-2019 16:31|Alboscuole|0 Commenti
FINALMENTE LA 5^ GENERAZIONE! Ancora sogno o già realtà?     Basta girarsi e notare come tutto intorno negli ultimi anni è cambiato grazie allo sviluppo tecnologico che ha compiuto passi da gigante. Il 2020 sarà l’anno della rivoluzione senza fili perché entro quest’anno debutterà il 5G. Il perché sia necessario avere una rete molto più veloce è ovvio: infatti, fin dall’inizio l’uomo ha sempre cercato di migliorarsi e di aumentare il proprio comfort nella vita di tutti i giorni. In merito alla rete quindi, la quinta generazione porterà innumerevoli vantaggi che i precedenti protocolli (tra cui il 4G o il 4G Plus) non avrebbero potuto soddisfare. Oggi forse non ci rendiamo conto della sua importanza, ma sicuramente tra qualche mese, o forse anno visto che dal 2021 si prevede il completamento della copertura in tutta Italia, potremo comprendere meglio la sua utilità: sarà infatti molto più semplice e veloce condividere dati e informazioni, inviare foto e video. A questo si aggiungerà tra l’altro un notevole progresso nello sviluppo delle industrie e delle nuove tecnologie. Prima della sua diffusione ufficiale, si sta pensando ai metodi che potrebbero essere utilizzati per garantire un elevato grado di copertura in ogni ambiente, soprattutto in città; sarà proprio questa infatti la grande sfida del futuro su cui investire maggiormente per creare realtà sempre più connesse tra loro che daranno un notevole sviluppo alle smart city, finora soltanto ipotizzate. Si costituirà anche la base per le auto a guida autonoma perché una connessione più veloce sarà in grado di comunicare prima un eventuale problema e di salvaguardare conducenti e passeggeri. In Italia però la diffusione del 5G non sarà facile e anzi c’è chi sostiene che ci vorrà molto tempo prima che la nuova generazione rimpiazzi la vecchia. Opel Signal prevede che l’avvento del 5G in Italia aggraverà le già evidenti disparità presenti attualmente, ovvero la differenza di velocità delle reti mobili tra le aree urbane più coperte e quelle isolate si accentuerà. Camillo Andrulli, Vito Casarola.